Sicomines, gruppo di aziende cinesi operante nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), dovrà ora pagare royalties pari all’1,2% del suo fatturato ogni anno, a partire dal 2024. Questa misura è inclusa nel memorandum d’intesa firmato tra esperti del governo congolese e rappresentanti del Chinese Enterprise Group (GEC), segnando così il riequilibrio del contratto Sicomines.
Jules Alingete, rappresentante del governo della RDC, spiega che questo pagamento di royalties mira a compensare la ripartizione iniziale del contratto che prevedeva una quota del 68% per la parte cinese e solo del 32% per la parte congolese. Nonostante le rinegoziazioni, questa distribuzione è stata mantenuta, ma la Repubblica Democratica del Congo ha ottenuto questa compensazione finanziaria per compensare la sua quota.
Con un fatturato stimato in due miliardi di dollari, le royalties dell’1,2% rappresenterebbero quasi 24 milioni di dollari a favore del governo congolese. Questa misura permette quindi di riequilibrare i profitti generati dalle attività di Sicomines, garantendo una migliore distribuzione dei redditi a beneficio della RDC.
I negoziati per raggiungere questo accordo hanno coinvolto diversi ministeri congolesi, come quello della Giustizia, delle Finanze, delle Miniere, delle Infrastrutture, dei Lavori Pubblici e della Ricostruzione (ITPR), nonché il Ministero del Bilancio. Questa decisione segna un passo importante verso una distribuzione più equa del reddito e una migliore collaborazione tra la RDC e il GEC.
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