“Rivelazione scioccante: 69 minori arruolati nelle Forze Armate della Repubblica Democratica del Congo a Beni”

L’articolo si concentrerà su una notizia significativa: la recente rivelazione secondo la quale sessantanove (69) candidati tra i 786 reclutati dalle Forze Armate della Repubblica Democratica del Congo (FARDC) a Beni, nel Nord Kivu, sono in realtà minorenni. Questa informazione è stata resa pubblica a seguito di una verifica effettuata dalla sezione Tutela dell’Infanzia della MONUSCO nel campo militare di Mambango.

Tra questi minori identificati ci sono anche quattro donne, una delle quali ha solo 17 anni ed è incinta. Lei sostiene di essere stata vittima di stupro da parte di membri dell’M23. Questi giovani, che si sono uniti volontariamente alle fila dell’esercito, sono fuggiti dal reclutamento forzato da parte dei terroristi dell’M23-RDF nelle zone da loro controllate.

Il colonnello Faustin Ndakala, responsabile del reclutamento delle FARDC nella regione, spiega che queste nuove reclute provengono da diverse località occupate dall’M23, come Rutshuru, Jomba, Kalengera, Bambo, Tango, Nyanzale, Kikuku, Kibirizi, Mweso e Kitchanga. Si sono rifiutati di soddisfare le richieste del gruppo armato.

Questa rivelazione solleva molti interrogativi sul processo di reclutamento all’interno delle FARDC. Come mai le autorità non hanno controllato l’età di questi candidati prima di accettarli? Quali misure saranno adottate per porre rimedio a questa situazione e garantire la tutela dei minori?

È fondamentale garantire che le forze armate congolesi rispettino gli standard internazionali sulla protezione dei bambini e sulla lotta contro l’uso dei bambini soldato. I minori non devono in nessun caso essere arruolati nell’esercito e devono essere protetti da ogni forma di violenza e sfruttamento.

È inoltre importante sottolineare che la situazione a Beni, e più in generale nella regione del Nord Kivu, è preoccupante. Gli attacchi da parte di gruppi armati continuano a causare sofferenza e angoscia ai civili, in particolare ai bambini. È necessario adottare misure urgenti per porre fine a questa violenza e garantire la sicurezza e il benessere della popolazione.

In conclusione, questa rivelazione sul reclutamento di minori all’interno delle FARDC a Beni è scioccante e solleva interrogativi sulle procedure di reclutamento e sulla protezione dei minori nella Repubblica Democratica del Congo. È essenziale che vengano adottate misure per porre fine a questa pratica e garantire la sicurezza e il benessere dei minori nelle aree colpite da conflitti armati.

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