Il rimbalzo attenderà: il XV di Francia, corretto dall’Irlanda (38-17) venerdì a Marsiglia dopo un cartellino rosso per Paul Willemse al 32′, ha subito compromesso le sue possibilità nel Torneo Sei Nazioni e lascia sciogliere i dubbi dopo il fallimento della Coppa del Mondo.
Il XV francese perde contro l’Irlanda all’apertura del Torneo Sei Nazioni allo stadio Vélodrome, il 2 febbraio 2024
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Il maledetto quarto di finale abbandonato dal nulla lo scorso autunno ai futuri campioni del mondo sudafricani (29-28) evidentemente non ha finito di tormentare gli animi francesi.
Subendo in casa contro il XV du Trèfle, un’altra grande delusione della Coppa del Mondo, la sconfitta più pesante sotto Fabien Galthié, i Blues hanno perso l’occasione di chiudere la cicatrice ancora aperta.
Non subivano due sconfitte consecutive dal 2021, tra l’ultima partita del Torneo contro la Scozia (27-23) e la prima prova della tournée estiva in Australia (23-21).
Mancano ancora quattro giornate, ma la vittoria del Torneo sta già seriamente scivolando via visto che gli irlandesi, vincitori con bonus offensivo (cinque mete), non sembrano avere altri avversari di questo livello al loro livello nell’emisfero nord. .
Anche se interrogato solo timidamente dopo la disillusione del Mondiale 2023 in casa, Galthié ha dovuto rimettere in fretta la sua squadra sulla via del successo per preparare il futuro con maggiore serenità.
Ha convinto a rientrare anche il pilastro destro Uini Atonio e la seconda linea Romain Taofifenua anche se sicuramente non ci andranno fino al prossimo Mondiale, nel 2027 in Australia.
La stragrande maggioranza dei compagni di squadra – dall’80 al 90%, stima Galthié – può invece nutrire questa ambizione, ma venerdì il nuovo ciclo non è iniziato nel migliore dei modi.
Willemse, ritorno fallito
Nell’insolita cornice del Torneo del Vélodrome di Marsiglia, lo Stade de France che si sta rinnovando per i Giochi Olimpici di quest’estate, i francesi quasi non esistevano nel primo tempo.
Senza fantasia, condannati a difendere e non sempre molto bene, hanno concesso due mete, a Jamison Gibson-Park (16°) e Tadhg Beirne (30°).
Un male minore perché l’Irlanda, anche senza il suo metronomo Johnny Sexton, ritiratosi, ha dominato quasi tutti i settori del gioco.
Inoltre non ha avuto bisogno di ritrovarsi in superiorità numerica dopo mezz’ora di gioco: privata del Mondiale per un infortunio alla coscia, la Willemse ha mancato il suo ritorno.
Paul Wilemse escluso contro l’Irlanda allo stadio Vélodrome, 2 febbraio 2024 © NICOLAS TUCAT / AFP
Già molto vicino al rosso diretto per un passaggio illecito alla testa del pilastro avversario Andrew Porter (9°), non si è ancora abbassato abbastanza nel contrasto su Caelan Doris.
La sua esclusione, logica, ha avuto almeno il merito di svegliare la Francia e il pubblico del Vélodrome. L’inevitabile Damian Penaud ha segnato la sua 36esima meta per la selezione, due punti sotto il record di Serge Blanco, e ha mantenuto una parvenza di speranza durante l’intervallo (10-17).
La seconda fila Paul Gabrillagues ha scandito il suo ritorno in azzurro, più di quattro anni dopo la sua ultima selezione, con una meta su palla portata (53esima) prima di lasciare il posto al fenomeno fisico Posolo Tuilagi, convocato per la prima volta a soli 19 anni.
Ma i Verdi erano chiaramente i più forti e l’ala Calvin Nash (46°) e le prostitute Dan Sheehan (62°) e Ronan Kelleher (78°) hanno dato slancio al loro primo successo in Francia nel torneo dal 2018.
Privati del loro leader Antoine Dupont, concentrati sul rugby a sette e sulle Olimpiadi, i Blues hanno ora quattro partite per risanare la situazione e scacciare definitivamente i demoni della Coppa del Mondo.
Con l’AFP
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