Dietro le quinte delle elezioni del Consiglio delle Regioni in Tunisia
Domenica 4 febbraio i tunisini sono stati chiamati alle urne per il secondo turno delle elezioni del Consiglio delle Regioni. Un voto che ha attirato l’attenzione, ma che non ha suscitato grande entusiasmo, come dimostra il basso tasso di partecipazione.
Nel quartiere Bhar Lazreg di Tunisi, le terrazze dei caffè erano piene, in contrasto con lo scarso afflusso di elettori ai seggi elettorali. Questa situazione riflette la disillusione di una parte della popolazione tunisina, che spera che i funzionari eletti possano apportare cambiamenti concreti, ma è consapevole delle difficoltà economiche del Paese.
La situazione non è diversa nel mercatino di abbigliamento usato situato di fronte al seggio elettorale. Alcuni clienti spiegano la loro scelta di non partecipare al voto, citando la mancanza di informazioni o il disinteresse per le elezioni che non hanno portato cambiamenti significativi dal 2011.
Questo basso tasso di partecipazione solleva interrogativi sulla rilevanza e sull’impatto del Consiglio delle Regioni, creato con l’obiettivo di promuovere la democrazia di base. Nonostante gli sforzi del presidente Kaïs Saïed, che ha voluto farne un pilastro della sua politica, il potere è rimasto principalmente nelle mani della presidenza da quando è subentrato nel 2021.
Tuttavia, è importante notare che queste elezioni rappresentano un passo importante verso la decentralizzazione del potere in Tunisia. Consentono ai cittadini di esprimere le proprie opinioni sulle questioni locali e di partecipare attivamente al processo decisionale riguardante la propria regione. Questo potrebbe essere l’inizio di un più ampio processo di democratizzazione e di rafforzamento della fiducia tra cittadini e funzionari eletti.
È quindi fondamentale continuare a incoraggiare la partecipazione dei cittadini e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di queste elezioni. I tunisini devono essere consapevoli che la loro voce conta e che hanno il potere di plasmare il futuro della loro regione. Mobilitarsi per queste elezioni e impegnarsi attivamente nella vita politica locale è il modo per far sentire le loro preoccupazioni e promuovere il cambiamento necessario per costruire una Tunisia più giusta e prospera per tutti.