“Trump prevede di imporre dazi del 60% sulle importazioni cinesi: quali conseguenze sui rapporti economici tra Stati Uniti e Cina?”

Si continua a parlare di tensioni economiche tra Stati Uniti e Cina. In una recente intervista su Fox News, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che, se tornasse al potere, prenderebbe in considerazione l’idea di imporre tariffe fino al 60% su tutte le importazioni cinesi. Questa dichiarazione si inserisce in un contesto di forti tensioni tra le due potenze mondiali.

Alla domanda se prenderebbe in considerazione l’imposizione di una tariffa del 60%, come riportato dal Washington Post, Trump ha risposto: “No, direi che forse sarà di più”. Vale la pena ricordare che durante il suo mandato, Trump ha imposto tariffe del 25% su beni cinesi per un valore di 50 miliardi di dollari nel giugno 2018. Per ritorsione, anche la Cina ha imposto tariffe, portando a un’escalation delle tensioni commerciali. I due paesi hanno finalmente raggiunto un accordo nel 2020 e l’amministrazione Biden ha ampiamente mantenuto le tariffe introdotte dall’era Trump.

Trump ha anche affermato di credere che la Cina cercherà di interferire nelle elezioni presidenziali del 2024. “Penso che lo faranno, e non interferiranno a mio favore. Dovremmo votare lo stesso giorno, con schede cartacee, carta d’identità elettorale e senza posta. al voto”, ha detto. Vale la pena notare che il presidente cinese Xi Jinping avrebbe detto al presidente degli Stati Uniti Joe Biden durante l’incontro dello scorso novembre che la Cina non avrebbe interferito nelle elezioni presidenziali del 2024. Tuttavia, il direttore dell’FBI Christopher Wray, ha recentemente avvertito che gli hacker cinesi si stavano preparando a “causare un vero caos”. e danni” negli Stati Uniti.

Nelle sue osservazioni, Trump ha anche elogiato il presidente cinese Xi Jinping, che ha definito un “ottimo amico” durante il suo mandato. Ha detto: “Voglio che la Cina abbia successo, questo è il mio desiderio”. Tuttavia, non ha indicato se interverrà nel caso di una possibile acquisizione cinese di Taiwan, affermando che ciò “metterebbe a repentaglio la sua capacità di negoziare con la Cina”.

La Cina considera Taiwan parte del suo territorio, sebbene non abbia mai esercitato il controllo sull’isola. Il leader cinese Xi Jinping non ha escluso l’uso della forza militare per “riunificare” Taiwan con la Cina continentale. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, il Taiwan Relations Act impone loro di fornire a Taiwan i mezzi militari per difendersi, cosa che Pechino considera un’ingerenza nei suoi affari interni.

È chiaro che i rapporti tra Stati Uniti e Cina restano tesi e le dichiarazioni di Donald Trump sollevano interrogativi sul futuro delle relazioni economiche tra i due paesi. Sarà interessante seguire l’evoluzione di queste tensioni nei mesi e negli anni a venire.

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