Articolo del 10 febbraio 2024: Scoperta di ordigni inesplosi a Gbadolite, Nord-Ubangi
Nella provincia di North Ubangi, la città di Gbadolite si trova ad affrontare un grave problema: la presenza di ordigni inesplosi sul suo territorio. Timothée Kombombo, coordinatore della ONG Azione per lo sviluppo e la previdenza sociale (Ades), specializzata nello sminamento, lancia l’allarme.
Secondo le informazioni fornite da Timothée Kombombo durante una conferenza stampa il 10 febbraio 2024, nel comune di Molegbe è stato scoperto un proiettile di mortaio. Secondo lui la situazione è critica perché ci sono ancora quasi 30 zone a rischio che necessitano di sminamento.
Il coordinatore dell’Ades teme che le autorità non abbiano adottato le misure necessarie per garantire la sicurezza della popolazione. Egli sottolinea che finora è stato realizzato solo il 40% dei lavori di sminamento. Diverse aree della provincia sono contaminate da questi ordigni esplosivi non disinnescati, mettendo così in pericolo la vita dei residenti.
Timothée Kombombo rivela che questi ordigni inesplosi sono il risultato delle varie guerre che hanno scosso la regione, in particolare durante la caduta del regime di Mobutu nel 1997, dove l’AFDL ha piazzato questi ordigni in modo indiscriminato.
Tra le zone a rischio individuate da Ades troviamo Yakoma, nel settore Abuzi, dove una mina anticarro minaccia la popolazione. Anche a Businga, nel villaggio di Ngende, sono state avvistate granate nelle case. Interessati dalla presenza di ordigni esplosivi non disinnescati anche i quartieri di Tabacongo, a Bado, e di Huit Villas.
La situazione è preoccupante perché questi dispositivi rappresentano un pericolo permanente per la popolazione locale. È urgente che le autorità adottino misure rigorose per garantire la bonifica di queste aree a rischio e garantire la sicurezza degli abitanti di Gbadolite.
È inoltre fondamentale che le risorse finanziarie e logistiche siano messe a disposizione dell’Ades e delle altre strutture specializzate nello sminamento per effettuare queste operazioni di disinnesco. Anche la sensibilizzazione e l’educazione della popolazione sui rischi legati alla presenza di ordigni esplosivi non disinnescati sono misure importanti da mettere in atto per evitare nuove vittime.
Il caso degli ordigni inesplosi di Gbadolite costituisce una prova allarmante dell’impatto a lungo termine dei conflitti armati sulle popolazioni civili. È imperativo adottare misure rapide ed efficaci per garantire la sicurezza dei residenti e consentire alla città di Gbadolite di ricostruirsi senza queste minacce latenti.