Unicef e Caritas Kongolo hanno recentemente organizzato una campagna di sensibilizzazione nel territorio del Kongolo per mettere in guardia contro la commercializzazione e il consumo di alimenti destinati ai malnutriti. Tra questi prodotti, spesso viene utilizzato in modo inappropriato Plumpy, un alimento appositamente studiato per combattere la malnutrizione.
Etienne Kasongo, project manager di Caritas Kongolo, esprime la sua preoccupazione per la percezione errata di questo prodotto: “Molte persone considerano Plumpy come un alimento normale e lo usano per nutrire i propri bambini affamati. Tuttavia, questo prodotto è in realtà un medicinale prescritto da un medico per trattare diverse patologie legate alla malnutrizione. È quindi necessario sensibilizzare le popolazioni al suo corretto utilizzo.”
Questa campagna di sensibilizzazione si rivolge a quattro zone sanitarie nella provincia del Tanganica: Kongolo, Mbulula, Kabalo e Nyunzu. L’obiettivo è quello di allertare i residenti sui pericoli derivanti dall’uso non medico di questi prodotti destinati a combattere la malnutrizione. Questi alimenti, infatti, sono appositamente studiati per soddisfare specifici bisogni nutrizionali e il loro utilizzo inappropriato può portare a conseguenze dannose per la salute dei bambini.
È quindi fondamentale informare ed educare le comunità sull’importanza di seguire le prescrizioni mediche e garantire che questi prodotti siano disponibili solo nelle strutture sanitarie. Questa sensibilizzazione mira anche a incoraggiare i genitori a consultare un operatore sanitario ai primi segnali di malnutrizione e a mettere in atto iniziative volte a promuovere un’alimentazione equilibrata e diversificata.
In conclusione, la campagna di sensibilizzazione guidata da Unicef e Caritas Kongolo evidenzia l’importanza dell’uso responsabile degli alimenti destinati ai malnutriti. È fondamentale far comprendere alle comunità che questi prodotti sono medicinali e devono essere utilizzati solo sotto controllo medico. Informando ed educando le popolazioni è possibile ridurre i rischi di abusi e promuovere una migliore gestione della malnutrizione.