Un recente scandalo sconvolge la gendarmeria canadese, quando uno dei suoi agenti è accusato di aver trasmesso informazioni riservate al Ruanda. Il caso è scoppiato quando Eli Ndatuje, un agente di origine ruandese con sede vicino a Calgary, è stato arrestato con l’accusa di aver comunicato segretamente dati sensibili a un paese straniero.
Gli atti imputati a Ndatuje includono l’accesso non autorizzato alle informazioni della polizia federale canadese, seguito dalla loro trasmissione al governo ruandese. Tra le accuse contro di lui figurano l’abuso di fiducia e l’uso non autorizzato di un computer. Questi eventi avrebbero avuto luogo nell’aprile 2022.
L’indagine su Ndatuje è stata avviata dalla polizia federale a causa delle fughe di dati osservate. Le autorità scoprirono rapidamente che queste informazioni riservate erano state fornite all’ambasciata ruandese in Canada o a una persona con passaporto diplomatico ruandese. Anche se la natura esatta dei dati non è stata rivelata, si ritiene che contengano informazioni personali non classificate, come indirizzi di residenza, patenti di guida, immatricolazioni di veicoli e precedenti penali.
Di fronte a queste rivelazioni, la Royal Canadian Mounted Police ha espresso la propria determinazione a lottare contro ogni forma di ingerenza straniera. Tuttavia, questa vicenda solleva preoccupazioni all’interno della diaspora ruandese, sottolineando i metodi autoritari del regime ruandese per soffocare ogni opposizione su suolo straniero. Ricordiamo in particolare il caso di Patrick Karegeya, ex capo dell’intelligence ruandese divenuto oppositore del regime, trovato morto in condizioni sospette a Johannesburg nel 2013.
Il caso, ampiamente pubblicizzato, non manca di attirare l’attenzione sui temi della sicurezza nazionale e della protezione dei dati sensibili. Solleva inoltre la questione della vigilanza necessaria di fronte alle interferenze straniere, ricordando così l’importanza di preservare la sovranità e l’integrità delle informazioni sensibili all’interno delle istituzioni governative.