L’operazione di salvataggio di un’imbarcazione di migranti alle Canarie, proveniente dall’Africa occidentale, ha mobilitato squadre di soccorso marittimo spagnole. Furono ritrovati 38 sopravvissuti, mentre furono recuperati i resti di altre due persone. La nave è stata avvistata da una nave mercantile a 140 km a sud di Gran Canaria.
Quattro persone in condizioni critiche sono state evacuate in ospedale a bordo di due elicotteri, mentre gli altri 34 sopravvissuti sono stati trasportati in barca al porto di Arguineguín. Tra i sopravvissuti ci sono sette donne.
L’afflusso di migranti e rifugiati dall’Africa occidentale alle Canarie rappresenta una grande sfida per le autorità spagnole. Secondo il Ministero degli Interni spagnolo, quasi 12.000 persone in fuga dalla povertà, dai conflitti e dall’instabilità dell’Africa occidentale sono arrivate alle Canarie nei primi due mesi dell’anno, più di sei volte rispetto al numero registrato nello stesso periodo dell’anno precedente.
La maggior parte dei migranti lascia le coste della Mauritania a bordo di canoe e pescherecci artigianali e naviga per diversi giorni contro i forti venti e le correnti dell’Atlantico. Sebbene molti individui sopravvissero al pericoloso viaggio, molte vite andarono perse lungo il percorso, e talvolta furono ritrovati resti alla deriva nell’Oceano Atlantico.
Recentemente, due canoe dirette dalla Mauritania alla Spagna sono state ritrovate alla deriva a centinaia di chilometri dalla loro destinazione, vicino all’arcipelago di Capo Verde, dopo non essere riuscite a raggiungere la destinazione originaria. Undici sopravvissuti furono salvati dalla prima barca e cinque dalla seconda, ma successivamente una persona morì. Sono stati scoperti anche cinque corpi e si presume che molte altre persone siano disperse in mare.
Questa serie di eventi evidenzia la complessità e la pericolosità dei viaggi tra l’Africa occidentale e le Canarie, sottolineando l’urgenza di una risposta umanitaria e coordinata per prevenire ulteriori tragedie in mare.