La situazione resta tesa nella cittadina di Sake, situata nel territorio di Masisi, nel Nord Kivu, a causa dei recenti bombardamenti perpetrati dai ribelli dell’M23. Nonostante una parvenza di calma osservata mercoledì 13 marzo, la notte precedente è stata segnata da colpi di mortaio provenienti dalla collina di Ndumba, occupata dalla M23 a Nyamubingwa. Questi attacchi hanno preso di mira i quartieri di Kimoka e Rutomboko nel Sake, senza causare vittime secondo fonti locali.
Questo clima di insicurezza ha suscitato preoccupazione tra i residenti e i notabili della città, che denunciano una provocazione da parte dell’M23. Questi attacchi interrompono anche le attività di navigazione sulla rotta che collega Goma a Minova, come testimoniano gli spari subiti dalle canoe a motore che trasportavano civili.
Di fronte a questa escalation di violenza, molte famiglie hanno scelto di fuggire da Sake per cercare rifugio nei campi di Goma. Questa situazione evidenzia la fragilità della regione e la necessità di trovare soluzioni durature per garantire la sicurezza delle popolazioni.
È fondamentale monitorare da vicino gli sviluppi nel settore del sakè e sostenere gli sforzi per portare stabilità nella regione. In solidarietà con i residenti colpiti, la comunità internazionale deve continuare a lavorare per la pace e la sicurezza in questa parte della RDC.
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