La lotta alla corruzione resta una delle principali preoccupazioni del presidente della Repubblica Democratica del Congo, Félix Tshisekedi. In un recente incontro tenutosi presso la Città dell’Unione Africana, il Capo dello Stato ha discusso con il Ministro della Giustizia, Rose Mutombo, le accuse di corruzione e brogli elettorali da parte dei deputati provinciali durante le elezioni senatoriali e regionali.
Di fronte a questa situazione inaccettabile, il presidente Tshisekedi ha dato istruzioni precise affinché siano adottate misure per combattere queste pratiche dannose per la democrazia e l’integrità del processo elettorale. Rose Mutombo è stata incaricata di lavorare a stretto contatto con il Procuratore Generale della Corte di Cassazione per garantire lo svolgimento delle indagini e l’adozione di severe sanzioni contro i responsabili di questi atti riprovevoli.
Questo importante incontro si svolge in un contesto elettorale particolare, segnato dal rinvio di tre settimane delle elezioni senatoriali e regionali. È essenziale garantire la trasparenza e l’equità di questi scrutini indiretti, in cui i deputati provinciali hanno un ruolo chiave da svolgere nella scelta di senatori, governatori e vicegovernatori.
In quest’ottica, l’Agenzia per la Prevenzione e la Lotta contro la Corruzione (APLC) collabora attivamente con la Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI) per garantire un monitoraggio rigoroso e la denuncia di possibili casi di corruzione. La mobilitazione di tutte le parti interessate è essenziale per preservare l’integrità del processo democratico e garantire elezioni libere ed eque.
La lotta alla corruzione è una battaglia continua, e ogni misura adottata in questa direzione contribuisce a rafforzare la fiducia dei cittadini nelle loro istituzioni e a promuovere uno Stato di diritto solido e trasparente. Il presidente Tshisekedi e la sua squadra stanno dimostrando la loro determinazione nell’affrontare questa piaga e nel lavorare per un futuro migliore per il popolo congolese.