In una recente dichiarazione ad Abuja, Adaramodu ha affermato che le richieste di dimissioni di Akpabio erano infondate. Ha detto che Akpabio non aveva intenzione di dimettersi poiché non aveva commesso alcun illecito che giustificasse tale azione.
Secondo il portavoce è sorprendente che la direzione del PDP non abbia capito cosa sia successo durante la sessione plenaria di martedì, durante la quale sono state discusse le accuse.
Adaramodu ha detto che al senatore Ningi è stata data l’opportunità di difendersi e dimostrare le accuse di insufficienze di bilancio durante il dibattito, ma non è riuscito a dimostrare le sue affermazioni, portando così alla sua sospensione.
Ha sottolineato che non c’erano prove di un inserimento discreto di 3,7 trilioni di dollari nel bilancio 2024 per progetti apparentemente inesistenti, come affermato dal PDP. Egli ha inoltre affermato che nel bilancio approvato dall’Assemblea nazionale e firmato dal presidente Bola Tinubu non figura alcuna sciocchezza del genere.
Adaramodu ha affermato che il Senato non ha violato la Costituzione o le sue norme e ordinanze interne non avendo deferito la questione a una commissione competente. Ha spiegato che la decisione di trattare la questione in seduta plenaria è stata motivata da trasparenza, correttezza e dal desiderio di informare il pubblico per consentire loro di giudicare la veridicità dei fatti.
Secondo lui, il Senato aveva tutto il diritto di modificare e determinare le sue regole interne come riteneva opportuno. Ha inoltre chiarito che il senatore Ningi non è mai stato intimidito, molestato o impedito nell’esercizio del suo diritto di replica, poiché gli è stata data ampia possibilità di difendersi.
Il portavoce ha sottolineato che il X Senato, sotto la guida di Akpabio, ha tolleranza zero nei confronti della corruzione e non intende respingere le accuse infondate.
Inoltre, ha affermato che l’indagine sul presunto aumento di bilancio di 3,7 trilioni di dollari non poteva essere condotta in segreto dal Senato come suggerito dal PDP.