Il territorio di Djugu, nella Repubblica Democratica del Congo, è teatro di violenze sessuali di genere, che causano il caos tra le donne e le ragazze della regione. Il deterioramento della situazione della sicurezza negli ultimi sette anni ha esacerbato questo problema, influenzando profondamente la vita quotidiana dei residenti dell’area di Kpandroma.
I gruppi armati dilagano nella regione e commettono abusi che portano a gravi violazioni dei diritti delle donne. Alcuni sono costretti a unirsi a questi gruppi, dove sono esposti a rischi di violenza sessuale e morte. L’ufficio Gender del gruppo Zabo ha registrato ben 17 casi di stupro di donne e ragazze, evidenziando le profonde cicatrici lasciate da questi atti atroci.
Il basso tasso di alfabetizzazione femminile nella regione ne è una conseguenza diretta, che riflette la necessità di un’azione urgente per proteggere queste donne vulnerabili. Le associazioni per i diritti umani, come la Coalizione Associativa Resolute per la Difesa dei Diritti Umani, lanciano l’allarme e chiedono allo Stato congolese di assumersi le proprie responsabilità.
Autorità locali, notabili e società civile uniscono le loro voci per sollecitare il governo ad agire. Il Programma di smobilitazione, disarmo e reinserimento comunitario deve essere accelerato per consentire ai miliziani di deporre le armi e contribuire così a ripristinare la pace nella regione. È fondamentale che tutte le parti interessate lavorino insieme per porre fine a questa violenza insopportabile e garantire la sicurezza e il benessere delle donne e delle ragazze a Djugu.