Nella città somala di Mogadiscio, le forze di sicurezza hanno annunciato di aver fermato un attacco al SYL Hotel, situato in una zona normalmente sicura della capitale. Le autorità hanno affermato che tutti e cinque gli aggressori sono stati uccisi durante l’operazione, che purtroppo è costata la vita a tre soldati e ha ferito 27 persone.
Il SYL Hotel, frequentato da funzionari governativi e situato vicino al palazzo presidenziale, è stato preso di mira dal gruppo estremista al-Shabab. Quest’ultimo ha rivendicato l’attacco a Telegram, affermando che i suoi combattenti erano riusciti a entrare nello stabilimento.
Nonostante questo attacco, la situazione è ora sotto controllo e gli ospiti dell’hotel, compresi i parlamentari, hanno potuto tornare sani e salvi nelle loro stanze. Le autorità hanno assicurato che la struttura è di nuovo sicura e che la vita è tornata alla normalità.
Nelle ultime settimane gli attacchi sono diventati meno frequenti nella capitale, in seguito al rafforzamento delle misure di sicurezza. Tuttavia, al-Shabab, noto per essersi opposto al governo centrale della Somalia, rimane una minaccia costante. In passato, infatti, questo gruppo ha già compiuto numerosi attacchi mortali in alberghi e altri luoghi pubblici.
Prosegue la lotta contro gli estremisti in Somalia, con un’offensiva su larga scala lanciata dal governo. Gli Stati Uniti considerano al-Shabab una delle organizzazioni più pericolose legate ad al-Qaeda. Il presidente somalo ha dichiarato “guerra totale” contro questi estremisti, che controllano gran parte del centro e del sud del Paese e sono stati bersaglio di numerosi bombardamenti statunitensi negli ultimi anni.
In breve, questo evento evidenzia le sfide alla sicurezza che la Somalia deve affrontare e sottolinea l’importanza della cooperazione internazionale per combattere il terrorismo nella regione.