Il caldo estivo ha colpito Kinshasa all’inizio di marzo, sorprendendo i residenti della capitale congolese, abituati a una stagione delle piogge più prolungata. Con temperature che nel pomeriggio superano i 35 gradi, la città soffoca sotto un’intensa ondata di caldo.
Questo fenomeno, secondo Yannick Bunkete della ONG Horizons Vertes, è in gran parte attribuito al riscaldamento globale e alla distruzione degli spazi verdi a vantaggio dell’urbanizzazione. Responsabile anche dell’avanzata prematura dell’anticiclone Elena nella regione africana.
Le conseguenze di questo caldo estremo non si limitano solo al disagio avvertito dai residenti. I bambini piccoli e gli anziani sono particolarmente vulnerabili ai problemi della pelle e alla disidratazione causata dal caldo eccessivo. Per contrastare questo fenomeno gli specialisti raccomandano misure come il rimboschimento, la promozione dei trasporti ecologici e la riduzione dell’inquinamento.
È quindi importante, in questo periodo, mantenersi idratati, evitare indumenti scuri che assorbono calore e privilegiare abiti leggeri per prevenire reazioni cutanee. Sensibilizzare l’opinione pubblica e adottare semplici azioni quotidiane può aiutare a mitigare gli effetti di questa eccezionale ondata di caldo a Kinshasa.
Conoscere meglio la tutela dell’ambiente e le azioni ecologiche da adottare può anche aiutare a combattere efficacemente i cambiamenti climatici che incidono direttamente sulla nostra vita quotidiana.
Per altri articoli su argomenti attuali relativi all’ambiente e alla salute, consultare i seguenti collegamenti:
1. [Riscaldamento globale e suoi impatti sulla salute](link1)
2. [Come combattere la deforestazione urbana](link2)
3. [I benefici della biodiversità in città](link3)
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Samyr Lukombo