***Titolo: La svolta nelle relazioni diplomatiche e militari tra Stati Uniti e Niger***
Le relazioni diplomatiche e militari tra gli Stati Uniti e la nazione dell’Africa occidentale del Niger hanno preso una nuova svolta questo fine settimana, precipitando in una certa incertezza.
In una dichiarazione trasmessa dalla televisione statale, un portavoce della giunta del Niger ha annunciato sabato che la presenza militare americana nel paese non è più giustificata. L’annuncio fa seguito ai colloqui ad alto livello con funzionari diplomatici e militari statunitensi di questa settimana.
Il Niger svolge un ruolo centrale nelle operazioni militari statunitensi nella regione africana del Sahel ed è sede di un’importante base aerea. Gli Stati Uniti sono preoccupati per la diffusione della violenza jihadista nella regione, dove gruppi locali hanno giurato fedeltà a gruppi estremisti come al-Qaeda e Stato islamico.
Nella sua dichiarazione, il portavoce della giunta, il colonnello Magg. Amadou Abdramane non ha detto che le forze americane dovrebbero lasciare il paese. Ha detto che il Niger sta sospendendo la cooperazione militare con Washington e ha aggiunto che i voli statunitensi sul territorio nigeriano nelle ultime settimane erano illegali.
Negli ultimi anni gli Stati Uniti hanno infatti creato un’importante base aerea nella città nigerina di Agadez, utilizzata per voli di sorveglianza pilotati e non pilotati e per altre operazioni.
Anche gli Stati Uniti hanno investito centinaia di milioni di dollari nell’addestramento dell’esercito nigerino. Alcune di queste forze hanno partecipato al rovesciamento di luglio del presidente democraticamente eletto del Niger, Mohammed Bazoum.
A ottobre, Washington ha dichiarato ufficialmente che l’esercito aveva rovesciato un colpo di stato, innescando leggi statunitensi che limitano il sostegno militare e gli aiuti che il paese può fornire al Niger. Ma a dicembre, il principale inviato degli Stati Uniti per l’Africa, Molly Phee, ha affermato che gli Stati Uniti erano pronti a ripristinare gli aiuti e i legami di sicurezza se il Niger avesse soddisfatto determinate condizioni.
Il portavoce della giunta del Niger ha affermato che il tono degli Stati Uniti è stato condiscendente e ha minacciato la sovranità del Niger. Dopo il colpo di stato di luglio, il paese ha posto fine al suo partenariato di sicurezza con l’Unione Europea e la Francia ha ritirato le sue truppe dal paese.
Molly Phee e il generale della marina Michael Langley, capo del comando africano degli Stati Uniti, erano a Niamey questa settimana per incontrare alti funzionari del governo nigerino. Phee non ha risposto alle richieste di commento inviate via email.
Secondo un rapporto della Casa Bianca al Congresso, a dicembre quasi 650 persone lavoravano per l’esercito americano in Niger..
Questa inversione di tendenza nelle relazioni tra Stati Uniti e Niger sottolinea le crescenti tensioni nella regione e la necessità di trovare soluzioni diplomatiche per garantire sicurezza e stabilità a lungo termine.