**Una riflessione sulla spiritualità durante il Ramadan**
Durante la recente conferenza annuale del Ramadan organizzata dall’Associazione musulmana Igbomina-Ekiti a Ilorin, il capo imam Abdulkadir ha affrontato diversi argomenti cruciali legati alla pratica del digiuno e alla spiritualità musulmana. L’Imam ha sottolineato che, secondo gli esperti di giurisprudenza islamica, è possibile per le donne ritardare il ciclo mestruale per digiunare durante il mese sacro del Ramadan, purché la loro salute non sia compromessa. Ha ricordato che l’Islam si adatta a tutte le situazioni e che il digiuno del Ramadan è prescritto da Allah ai fini della salute e del rinnovamento spirituale.
Abdulkadir ha messo in guardia i fedeli dall’adottare pratiche culturali contrarie all’Islam, come gridare invano il nome di Allah, sottolineando che il rispetto degli insegnamenti divini è essenziale per avvicinarsi ad Allah. Ha inoltre sottolineato l’importanza della lettura del Corano durante il Ramadan, sottolineando che questo mese è dedicato alla recitazione e alla meditazione dei versetti sacri.
Da parte sua, il presidente nazionale dell’Associazione, Alhaji Nasuredeen Ibrahim, ha incoraggiato i musulmani ad esprimere gratitudine ad Allah in ogni circostanza, sottolineando che il digiuno durante il Ramadan è un modo per rinnovare la propria fede e rafforzare la propria connessione spirituale. Ha insistito sul fatto che l’attuale periodo di sfide economiche in Nigeria è un momento opportuno per avvicinarsi ad Allah e cercare la sua guida.
L’Associazione musulmana Igbomina-Ekiti, fondata 30 anni fa, mira a promuovere l’unità e la solidarietà tra le popolazioni della regione. Ricordando a tutti il potere della spiritualità e della gratitudine, queste parole risuonano come un gradito promemoria del significato più profondo del Ramadan e della forza della comunità musulmana.
In una società afflitta da molteplici sfide, è piacevole ascoltare messaggi di pace, unità e pietà. Possano tutti trovare conforto e ispirazione nella pratica del digiuno e nella recitazione del Corano durante questo mese benedetto del Ramadan.