In un mondo in cui la connettività è diventata essenziale per la nostra vita quotidiana, una parte dell’Africa occidentale si è trovata improvvisamente privata dell’accesso a Internet a seguito della rottura di quattro cavi sottomarini che collegavano la regione al resto del mondo. Questo incidente, avvenuto il 14 marzo, ha causato il caos in paesi come Costa d’Avorio, Liberia, Burkina Faso, Guinea e Ghana, colpendo milioni di utenti.
I cavi danneggiati, tra cui il West Africa Cable System, l’Africa Coast to Europe, SAT-3 e MainOne, sono stati vittime delle ancore delle navi o dei movimenti terrestri sottomarini. Di fronte a questa situazione critica, gli operatori internet hanno reagito rapidamente reindirizzando i flussi per ripristinare la rete. Grazie a queste azioni rapide, la maggior parte dei paesi colpiti è riuscita a riacquistare in pochi giorni un accesso soddisfacente a Internet.
Tuttavia, riparare i cavi danneggiati non sarà un compito facile. Gli operatori dovranno individuare con precisione le interruzioni, inviare navi specializzate per le riparazioni e il processo potrebbe richiedere diverse settimane. Le navi portacavi, dotate di robot sottomarini, saranno impiegate per recuperare e riparare i cavi, un’operazione delicata e complessa che richiede know-how specifico.
Mentre gli operatori lavorano 24 ore su 24 per ripristinare completamente la connettività Internet nella regione, questo incidente evidenzia l’importanza fondamentale delle infrastrutture sottomarine per garantire comunicazioni continue su scala globale. Si spera che le riparazioni procedano senza intoppi e che le lezioni apprese contribuiscano a rafforzare la resilienza delle reti in futuro.