“Una svolta storica: il primo trapianto di rene di maiale in un essere umano apre nuove prospettive nello xenotrapianto”

Il mondo della medicina ha recentemente celebrato una svolta storica nel campo degli xenotrapianti con il primo trapianto di rene di maiale in un essere umano. Questo intervento di quattro ore, effettuato il 16 marzo, apre nuove prospettive nel campo del trapianto di organi e tessuti tra specie diverse.

Il paziente dietro questa impresa medica è Richard Slayman, un afroamericano di 62 anni affetto da insufficienza renale allo stadio terminale. Dopo aver subito sette anni di dialisi e un primo trapianto di rene umano nel dicembre 2018, cinque anni dopo ha dovuto affrontare un’ulteriore insufficienza renale, rimettendolo in dialisi nel maggio 2023.

L’organo donatore, un rene di maiale geneticamente modificato, ha subito 69 modifiche genomiche per garantirne la compatibilità e il corretto funzionamento nell’uomo. Utilizzando la tecnologia di editing genetico CRISPR-Cas9, i geni suini indesiderati sono stati rimossi e sono stati aggiunti geni umani per migliorare la compatibilità. Inoltre, i residui virali sono stati rimossi per evitare qualsiasi rischio per il ricevente umano.

Il trapianto è stato eseguito con successo, nonostante le ulteriori sfide legate alla grave malattia vascolare di Slayman. Il rene del maiale era collegato alle arterie e alle vene del paziente e l’uretere era collegato alla vescica. I medici monitoreranno attentamente la funzione renale di Slayman attraverso regolari esami del sangue e delle urine, nonché frequenti esami fisici.

Questa impresa medica solleva interrogativi affascinanti sul futuro del trapianto di organi e apre le porte a nuove possibilità per i pazienti affetti da malattia renale allo stadio terminale. MGH prevede di continuare a monitorare da vicino la salute di Slayman per valutare il successo a lungo termine di questo trapianto rivoluzionario.

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