L’acqua, elemento essenziale della vita, è al centro delle preoccupazioni della Repubblica Democratica del Congo (RDC). Il potenziale idrologico di questo paese, che detiene il 50% delle risorse di acqua dolce dell’Africa, lo rende una vera potenza idraulica del continente. Tuttavia, nonostante questa ricchezza, gran parte della popolazione, soprattutto nelle zone rurali, non ha accesso ad acqua di qualità. È in questo contesto che quest’anno è stata celebrata a Kinshasa la Giornata Mondiale dell’Acqua, attorno al tema “Promuovere gli investimenti e l’imprenditorialità nel settore idrico nella Repubblica Democratica del Congo”.
Il professor Raphaël Tshimanga Mwamba, direttore della Scuola regionale dell’acqua e del Centro di ricerca sulle risorse idriche del bacino del Congo (CRREBaC), sottolinea l’importanza per la RDC di investire nella gestione e nello sfruttamento delle sue risorse idriche. Insiste sul fatto che l’acqua dolce ha un valore economico che deve essere sfruttato. Infatti, il fabbisogno idrico per il consumo, l’irrigazione, la navigazione e la produzione idroelettrica offre numerose opportunità economiche per il Paese.
Inoltre, Gabriel Makongo, studente della Regional Water School, propone una soluzione innovativa per alleviare gli ingorghi a Kinshasa concentrandosi sul trasporto fluviale urbano. Sfruttando fiumi come il Ndjili, suggerisce di integrare il trasporto fluviale come alternativa a quello stradale, offrendo così una nuova prospettiva di mobilità urbana.
È quindi fondamentale che la RDC sfrutti il suo innegabile potenziale idraulico investendo in soluzioni innovative e sostenibili per garantire a tutti un accesso equo all’acqua. Promuovere gli investimenti e l’imprenditorialità nel settore idrico non è solo una necessità per garantire lo sviluppo socioeconomico del Paese, ma anche un imperativo per preservare questa risorsa vitale per le generazioni attuali e future.