“Caso di diffamazione online in Nigeria: l’evoluzione di un processo mediatico chiave”

Nel mondo in continua evoluzione dei media online, la recente decisione del Tribunale elettorale presidenziale (PEPC) in Nigeria ha suscitato forti reazioni. Il PEPC ha infatti respinto le istanze di Peter Obi del partito LP e di Alhaji Atiku Abubakar del PDP, confermando così la vittoria elettorale del presidente Bola Tinubu.

Secondo l’agenzia di stampa della Nigeria (NAN), Ibezim, accusato di essere una delle tre persone legate alle pubblicazioni incriminate, è stato citato in giudizio davanti al giudice Bolaji Olajuwon dell’Alta Corte federale di Abuja per sei capi d’accusa.

L’accusa modificata, datata 17 ottobre 2023 e contrassegnata con FHC/ABJ/CR/434/2023, è stata depositata il 18 ottobre 2023 dall’ispettore generale della polizia. Ibezim, l’unico imputato, è accusato, tra gli altri, di associazione a delinquere, cyberstalking e diffamazione. Il giudice Olajuwon ha fissato una nuova udienza per il 15 aprile per continuare il processo.

Secondo l’accusa, Ibezim, insieme a Jackson Udeh, Nnamdi Emmanuel Ibezim e Reportera.ng (persona giuridica) attualmente latitante, avrebbe “cospirato penalmente e ha accettato di pubblicare accuse diffamatorie e false, prive di fondamento, incontrando Sua Eccellenza Babatunde Raji Fashola SAN , CON, sui loro social media online, il sito di notizie reportera.ng.”

Questo caso illustra chiaramente le sfide poste dalla diffusione di informazioni diffamatorie sui social media e solleva interrogativi sulla responsabilità di individui ed entità online. Vi invitiamo a rimanere informati e a seguire da vicino l’evoluzione di questa vicenda che solleva questioni cruciali nell’attuale panorama mediatico.

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