Nella regione di Mabalako, nel Nord Kivu, è stata lanciata un’iniziativa di riabilitazione stradale che ha coinvolto ventiquattro ex combattenti di diversi gruppi armati. Questo progetto, finanziato dalla Monusco per 2 milioni, mira a riabilitare gli assi Mababwanga-Mbumbi e Kabasha, facilitando così l’evacuazione dei prodotti agricoli verso i centri commerciali delle città di Beni e Butembo.
Oltre al reinserimento degli ex miliziani, il governo ha previsto il coinvolgimento nel progetto di altre 45 persone vulnerabili al fine di favorire un rapido reinserimento nella comunità. Il maestro Omar Kavota, capo del programma per il disarmo dei gruppi armati nel Nord Kivu, sottolinea l’importanza di questo lavoro per consentire agli ex combattenti di reintegrarsi e sopravvivere una volta smobilitati.
Il lancio di questo progetto, avvenuto all’inizio di marzo a Kyanzaba, ha già raccolto il sostegno di alcuni ex combattenti. Kakule Isaac, uno di loro, incoraggia i suoi ex colleghi a lasciare la foresta e ad aderire a questa iniziativa che offre loro un’opportunità di reinserimento sociale.
La MONUSCO, che sostiene questo progetto, vede questo approccio come un’opportunità per contribuire alla pace nella regione di Beni. Josiah Obat, responsabile dell’ufficio MONUSCO di Beni, sottolinea l’importanza di offrire prospettive alternative ai giovani per allontanarli dai gruppi armati e promuovere la stabilità.
Dallo scorso dicembre, 406 ex combattenti sono stati coinvolti in progetti di reinserimento a Beni e Lubero, aree segnate dalla presenza di diversi gruppi armati. Questa iniziativa di riabilitazione stradale a Mabalako dimostra che è possibile mettere in atto soluzioni concrete per promuovere il reinserimento degli ex combattenti nella comunità e contribuire alla costruzione di un futuro pacifico per tutti.