Scene di giubilo sono scoppiate a Dakar, capitale del Senegal, dopo la vittoria di Bassirou Diomaye Faye alle elezioni presidenziali. Queste elezioni storiche sono state caratterizzate da un’intensa competizione, resa ancora più toccante dai tentativi del presidente uscente Macky Sall di ritardare il voto e modificare la costituzione.
L’esito di queste elezioni è stato accolto con sollievo non solo in Senegal ma in tutta la regione. Mentre molti paesi dell’Africa occidentale si trovano ad affrontare un declino della democrazia, caratterizzato da un’eccessiva concentrazione del potere esecutivo e da un aumento dei colpi di stato popolari, la vittoria di Faye offre un barlume di speranza per rafforzare la democrazia nella regione.
Il Senegal potrebbe così tornare ad essere un esempio di democrazia per tutta l’Africa occidentale, dopo anni di ritiro democratico caratterizzati da corruzione diffusa, regimi autoritari, restrizioni alla stampa, attacchi ai diritti umani, discriminazioni contro le minoranze e crisi economiche, che hanno minato la fiducia dei cittadini .
Tuttavia, appena 48 ore dopo la celebrazione della vittoria senegalese, il Togo è ripiombato nell’incubo. Il presidente e i membri del suo partito al governo hanno approvato le modifiche alla costituzione, eliminando il suffragio universale diretto per le elezioni presidenziali. D’ora in poi il presidente sarà eletto dal Parlamento per un mandato di sei anni, senza dibattito, privando così i cittadini togolesi del diritto di scegliere il proprio leader.
Questa manovra viola direttamente la Carta dell’Unione africana sulla democrazia, le elezioni e la governance, che vieta qualsiasi emendamento alla costituzione che comprometta i principi democratici. Si tratta di un’azione regressiva che rischia di avere conseguenze dannose sulla stabilità della già fragile regione.
Mentre il Senegal brilla come esempio di democrazia riscoperta, il Togo rappresenta una grande sfida per la democrazia nell’Africa occidentale. Rispettare la volontà del popolo togolese riguardo alla democrazia è essenziale per ripristinare la fiducia nella governance democratica e prevenire le violazioni dei diritti dei cittadini.
La crisi costituzionale in corso in Togo richiede un’azione ferma da parte della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale e dell’Unione africana per garantire la sicurezza e la stabilità nella regione. Mentre in questo periodo di giubilo democratico tutti gli occhi sono puntati sul Senegal, è fondamentale non perdere di vista gli eventi che si verificano in Togo, per evitare il contagio della crisi democratica.
Questo momento epocale consente a tutte le regioni dell’Africa di comprendere meglio le questioni future legate alla questione della rappresentatività elettorale nazionale.