“La crisi umanitaria a Gaza: l’appello della Corte internazionale di giustizia a Israele per evitare la carestia”

**La fonte della crisi umanitaria a Gaza: un blocco israeliano che porta alla carestia**

La Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) ha emesso una sentenza urgente che chiede a Israele di consentire un flusso senza ostacoli di aiuti a Gaza per evitare una carestia imminente, poiché un numero crescente di palestinesi muore di fame all’interno dell’enclave assediata.

In una decisione unanime, la Corte internazionale ha imposto ulteriori misure provvisorie contro Israele nel caso di genocidio intentato dal Sudafrica, chiedendo al paese di permettere un maggiore afflusso di aiuti a fronte della carestia imminente.

L’ICJ ha votato affinché Israele permetta l’ingresso urgente di servizi di base e aiuti umanitari a Gaza, compresi cibo, acqua, elettricità, carburante, alloggio, abbigliamento, esigenze igienico-sanitarie e forniture mediche.

La decisione conferma la precedente sentenza che chiedeva ad Israele di adottare misure per prevenire il genocidio nell’enclave palestinese.

Il blocco israeliano ha esaurito le scorte essenziali e le severe restrizioni messe in atto hanno portato alla privazione deliberata dei palestinesi di Gaza del cibo.

Israele ha respinto le accuse, sostenendo di non limitare gli aiuti entranti in Gaza, ma il rigoroso regime di ispezione dei camion ha ridotto significativamente le quantità di cibo e altre forniture che possono raggiungere l’enclave.

Gaza sta affrontando una crisi alimentare senza precedenti, con metà della popolazione a rischio di carestia catastrofica entro metà luglio, mettendo in pericolo i 2,2 milioni di residenti incapaci di soddisfare i propri bisogni alimentari.

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