I cristiani della città di Beni, nella provincia del Nord Kivu, hanno celebrato le festività pasquali nonostante le minacce di attentati che gravavano sulla cittadina. L’esercito aveva avvertito della possibilità di attacchi, ma i fedeli hanno deciso di recarsi comunque nei luoghi di culto per commemorare la risurrezione di Cristo durante la Pasqua.
Nella parrocchia francofona CECA 20 nel quartiere di Matonge, una delle chiese protestanti più grandi di Beni, i fedeli si sono riuniti per partecipare al culto pasquale. All’interno della chiesa sono state adottate misure di sicurezza extra per prevenire eventuali attacchi. I giovani della brigata di sicurezza della chiesa, dotati di metal detector, controllavano i fedeli all’ingresso per garantire la sicurezza.
Le procedure includevano perquisizioni dei bagagli e delle borse dei fedeli prima che potessero accedere alla chiesa. Nonostante le minacce di attacchi, i fedeli hanno potuto partecipare alla celebrazione pasquale senza incidenti, grazie alle robuste misure di sicurezza adottate.
Jonathan Kakule, uno dei fedeli presenti alla celebrazione, ha elogiato queste misure di sicurezza e ha sottolineato l’importanza della preghiera e della fede in tempi difficili. Ha ricordato che la vera sicurezza risiede in Dio, il protettore supremo.
Beni è stata recentemente teatro di attacchi da parte dei ribelli dell’ADF in alcuni quartieri periferici, causando la perdita di vite umane. Questi eventi hanno evidenziato la necessità di rafforzare la sicurezza durante le celebrazioni religiose e gli eventi pubblici per proteggere la popolazione e garantire la serenità delle manifestazioni.
Nonostante le tensioni e le minacce presenti a Beni, i cristiani hanno potuto celebrare la Pasqua, dimostrando la propria fede con determinazione e vigili contro le avversità. Questa testimonianza di resilienza nella difesa delle tradizioni religiose nonostante i pericoli circostanti è espressione della forza e della determinazione della comunità cristiana di Beni.