Nell’est della Repubblica Democratica del Congo, la situazione della sicurezza sembra evolversi positivamente. Infatti, l’unità di comunicazione del Programma di disarmo, smobilitazione, recupero e stabilizzazione della comunità (P-DDRCS) Tanganica ha recentemente annunciato che quasi 150 combattenti del gruppo armato SARMA hanno scelto di consegnare le loro armi alle autorità militari di Kalemie. Questi combattenti, accompagnati dalle loro persone a carico, hanno iniziato il processo di resa il 26 marzo.
Durante l’operazione di disarmo, gli ex combattenti erano in possesso di armi del tipo AK-47, archi e oltre 200 frecce avvelenate. Una delegazione congiunta del P-DDRCS e della 22a brigata delle FARDC si è recata sul posto per valutare le esigenze di accantonamento di questi combattenti, visitando un potenziale sito che potesse accoglierli. Hanno anche ispezionato il sito di Djimbwe per organizzare il processo di disarmo e smobilitazione.
Attualmente, i miliziani guidati dal loro leader, Shabani Kasaï Sarma, si sono stabiliti nel villaggio di Kampunda in attesa del loro disarmo e della loro integrazione nel processo di smobilitazione. Da notare che questa resa non è un caso isolato, poiché lo scorso venerdì 22 marzo anche altri 11 combattenti dello stesso gruppo armato si sono arresi alle autorità militari, consegnando le loro armi nel villaggio di Kidjugwe, vicino alla città di Kabimba.
Questa ondata di resa e disarmo è un segnale incoraggiante per la regione del Tanganica, dimostrando il desiderio di pace e stabilità dopo anni di conflitto armato. Le autorità continuano a lavorare per sostenere questi ex combattenti nel loro reinserimento nella vita civile, garantendo nel contempo che la situazione della sicurezza rimanga sotto controllo.
Questo positivo progresso suscita speranze di stabilizzazione nella regione e sottolinea l’importanza del disarmo e della smobilitazione nella costruzione di una pace duratura nella Repubblica Democratica del Congo.