Attacco mortale durante un iftar: dramma ad Atbara

Fatshimetria

Un attacco mortale di droni ha colpito la città di Atbara, situata a 300 km a nord-est di Khartoum, uccidendo almeno 12 persone e lasciando circa 30 feriti. Il violento attacco è avvenuto durante un iftar, un pasto rompente il digiuno, avvenuto nella base della milizia islamista Baraa, alleata dell’esercito sudanese.

La comunità di Atbara, fino ad allora relativamente risparmiata dai conflitti tra forze armate e paramilitari, è improvvisamente piombata nell’orrore. La città è di importanza strategica come roccaforte dell’esercito sudanese, soprattutto per la sua posizione sulla strada per Port Sudan dove si è rifugiato il governo sostenuto dai militari.

Testimoni dell’attacco dei droni riferiscono che un rumore assordante ha preceduto un’esplosione devastante, gettando la popolazione nel panico e nel caos. I corpi delle vittime e dei feriti sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale cittadino, rivelando la tragica portata di questa tragedia.

Al momento non si conosce l’identità dei responsabili dell’attacco. Da notare che pochi giorni prima El-Fasher era stato preso di mira dall’esercito sudanese, provocando anche perdite civili. Questa escalation di violenza solleva interrogativi preoccupanti sulla sicurezza delle popolazioni e sulla stabilità della regione.

Di fronte a questi eventi inquietanti, la comunità internazionale deve reagire con fermezza per prevenire ulteriori tragedie e rendere giustizia alle vittime di questi scontri. È fondamentale che si faccia luce su questi attacchi, per individuare i colpevoli e porre fine a questi atti di violenza indiscriminata.

In questi tempi incerti e segnati dalla violenza, è essenziale preservare la pace e la sicurezza delle popolazioni, condannando fermamente ogni forma di aggressione e operando per un futuro pacifico e prospero per tutti.

Fatshimétrie rimane vigile e continuerà a monitorare da vicino gli sviluppi della situazione ad Atbara e nella regione, nella speranza che la giustizia trionfi e che la pace riacquisti finalmente il suo posto.

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