Le recenti notizie in Togo sono state segnate dalle consultazioni lanciate dai parlamentari togolesi in tutto il paese. Queste consultazioni fanno seguito alla controversa adozione, alla fine di marzo, di una riforma costituzionale da parte dei parlamentari, la cui legittimità è messa in discussione.
Questa riforma costituzionale, adottata il 25 marzo, conferisce al Parlamento il potere di scegliere il presidente, ponendo così fine alle elezioni presidenziali dirette. La transizione del Togo da un sistema presidenziale a un sistema parlamentare solleva interrogativi e preoccupazioni all’interno dell’opposizione.
Secondo la nuova Costituzione proposta, il presidente potrà restare in carica solo per un mandato non rinnovabile, limitando così il potere dei futuri presidenti. Invece di un mandato quinquennale rinnovabile, la riforma introduce una limitazione a un unico mandato. Inoltre, conferisce più potere a una figura simile a un primo ministro, ufficialmente chiamato presidente del consiglio dei ministri. Questa persona sarà “il leader del partito che ottiene la maggioranza alle elezioni legislative”, o il leader della coalizione di partiti vincente.
Tuttavia, l’opposizione teme che questo ruolo possa diventare un mezzo per il presidente Gnassingbé per prolungare il suo potere. Il Togo è stato a lungo dominato dal clan Gnassingbé, al potere dal 1967.
Dopo il voto del 25 marzo e le successive proteste pubbliche, la presidenza ha ordinato di riportare la riforma costituzionale al parlamento. L’ufficio del presidente Faure Gnassingbé ha dichiarato in una dichiarazione del 3 aprile che il presidente ha incontrato i membri dell’ufficio dell’Assemblea nazionale per discutere della riforma. Ha incoraggiato un’attenzione particolare agli “stakeholders rilevanti” per tenere conto di tutti i contributi che possono arricchire la Costituzione.
L’ufficio dell’Assemblea nazionale ha quindi espresso la necessità di svolgere più consultazioni sulla riforma. Ciò ha portato il governo a rinviare le elezioni legislative e regionali previste per il 20 aprile. Tuttavia, non è stata annunciata alcuna nuova data per queste elezioni.
Con oltre 4,2 milioni di togolesi registrati per votare nelle elezioni rinviate, il paese resta in attesa di una soluzione a questa crisi costituzionale. Le consultazioni in corso saranno cruciali per allentare le tensioni e trovare un percorso verso il consenso nazionale.