Lo sviluppo delle relazioni economiche tra il Regno Unito e la Repubblica Democratica del Congo è stato recentemente evidenziato nel primo forum economico organizzato tra i due paesi. Il ministro del Commercio estero, Lucien Bussa, ha sottolineato l’importanza di questa cooperazione e ha incoraggiato una maggiore collaborazione per stimolare le rispettive economie e diversificare gli scambi.
Pertanto, sebbene il volume annuale degli scambi tra i due paesi sia attualmente modesto, stimato a meno di 100 milioni di dollari, offre comunque vaste opportunità da esplorare. Le ricchezze del suolo e del sottosuolo congolese rappresentano risorse importanti che possono essere sfruttate attraverso una cooperazione economica e commerciale reciprocamente vantaggiosa.
Il forum di Kinshasa è stato l’occasione per la delegazione britannica, composta da 26 aziende operanti in diversi settori in forte espansione come le telecomunicazioni, i servizi finanziari, l’estrazione mineraria, l’agricoltura, le infrastrutture e la tecnologia dell’informazione, di incontrare attori congolesi del settore pubblico e privato. Questo incontro mirava a rafforzare le relazioni economiche e creare solide partnership per promuovere lo sviluppo dei due paesi.
La presenza di questi investitori britannici dimostra la volontà del governo britannico e del settore privato di diversificare i propri investimenti e sostenere grandi progetti nella Repubblica Democratica del Congo. Anche i ministri congolesi presenti a questo forum, in particolare quelli dell’Industria, della Pianificazione, delle Finanze, delle Risorse Idrauliche e dell’ITPR, hanno espresso il loro impegno per una cooperazione economica fruttuosa e sostenibile.
In conclusione, questo primo forum economico tra il Regno Unito e la RDC segna l’inizio di una nuova era di cooperazione e partenariati promettenti. Ciò apre la strada a un commercio più dinamico, a investimenti significativi e a una collaborazione reciprocamente vantaggiosa per entrambi i paesi. Le opportunità sono numerose e spetta ora agli attori economici delle due nazioni cogliere appieno queste potenzialità per promuovere una crescita economica sostenibile e inclusiva.