Camminata della Memoria in Ruanda: ricordare per meglio prevenire

La commemorazione del 30° anniversario del genocidio perpetrato contro i tutsi in Ruanda continua a suscitare profonde emozioni e riflessioni. Oggi, a Kigali, una marcia del ricordo ha riunito migliaia di ruandesi per ricordare i tragici eventi che hanno segnato il Paese tre decenni fa.

Partendo dall’ex scuola tecnica ufficiale, i partecipanti hanno marciato in silenzio dietro gli striscioni Kwibuka, sinonimo di “ricordare” in Kinyarwanda. Tra loro, Jean-Baptiste Gahunije, abitante del quartiere, ha espresso la sua motivazione a partecipare a questa marcia annuale, dichiarando: “Siamo qui per onorare la memoria dei nostri fratelli e sorelle che hanno perso la vita a causa della politica distruttiva dell’epoca. I Tutsi che si erano rifugiati qui furono abbandonati dalla comunità internazionale e furono tragicamente uccisi dai miliziani Hutu.”

Un momento culminante di questa tragedia è stato l’abbandono dei tutsi da parte di un contingente belga di caschi blu dell’UNAMIR, che ha lasciato la scuola per essere ridistribuito all’aeroporto, lasciando dietro di sé migliaia di civili indifesi. Questa marcia della memoria ricorda anche la triste sorte di quasi 2.000 persone massacrate dagli Interahamwe lo stesso giorno, sulla strada che i miliziani li avevano costretti a prendere.

Philibert Gakwenzire, presidente di Ibuka, sottolinea il ruolo di questa marcia nella necessità di ricordare l’amaro fallimento della comunità internazionale nella protezione dei tutsi in questo momento oscuro della storia ruandese. Spiega: “Questo evento ricorda in modo toccante l’abbandono dei tutsi da parte dei Caschi Blu, che hanno permesso ai miliziani di massacrarli impunemente. Dobbiamo ricordarlo affinché simili atrocità non si ripetano mai più”.

Presso il memoriale eretto in omaggio alle vittime del genocidio, la marcia del ricordo si conclude con un momento di contemplazione e solidarietà. Ogni anno, questo luogo diventa il luogo della memoria in cui i ruandesi vengono ad esprimere la loro compassione verso coloro che sono stati abbandonati dalle Nazioni Unite e a ricordare alla comunità internazionale la propria responsabilità nella protezione delle popolazioni vulnerabili.

La Marcia della Memoria in Ruanda è molto più di un evento commemorativo; è un atto di resilienza e determinazione per non dimenticare mai le dolorose lezioni del passato. È un invito a riflettere sulla fragilità della pace e sull’importanza cruciale della solidarietà e della responsabilità internazionale per prevenire tali tragedie in futuro.

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