Crescono le tensioni tra Etiopia e Somalia in questione: in gioco il futuro del Corno d’Africa

La regione del Corno d’Africa sta attualmente affrontando crescenti tensioni tra Etiopia e Somalia, che mettono a repentaglio la stabilità della regione. Lo scorso gennaio, l’Etiopia ha firmato un controverso accordo con la regione autonoma del Somaliland, concedendole in affitto una parte della sua costa in cambio dell’eventuale riconoscimento di questo territorio che ha proclamato la sua indipendenza dalla Somalia dal 1991.

Questa decisione ha fatto arrabbiare profondamente il governo somalo, alimentando un clima di sfiducia e rivalità nella regione. Le tensioni sono giunte al culmine all’inizio di aprile, quando la Somalia ha ordinato la partenza dell’ambasciatore etiope e la chiusura dei consolati etiopi in Somaliland e Puntland, due territori semi-autonomi.

Di fronte a questa escalation, il Kenya ha recentemente proposto l’istituzione di un trattato marittimo regionale in collaborazione con Gibuti e l’Autorità intergovernativa per lo sviluppo (Igad). Questo trattato mirerebbe a regolare l’accesso dei paesi senza sbocco sul mare della regione ai porti a condizioni commerciali eque. Il principale segretario agli affari esteri del Kenya, Korir Sing’oei, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa per garantire la stabilità regionale.

Il trattato proposto è stato accolto favorevolmente dalla Somalia e dall’Etiopia, suggerendo un barlume di speranza per risolvere pacificamente le attuali controversie. I leader dei due paesi sono stati invitati a incontrarsi per discutere questa iniziativa con l’obiettivo di trovare una soluzione diplomatica alla situazione di tensione.

Con questo in mente, il presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud ha recentemente avuto colloqui con il suo omologo keniano William Ruto a Nairobi. Queste discussioni dimostrano gli sforzi compiuti per trovare una soluzione pacifica al conflitto e preservare la pace nella regione.

È essenziale che i paesi del Corno d’Africa riescano a risolvere le loro differenze attraverso il dialogo e la cooperazione, al fine di prevenire qualsiasi escalation di violenza e mantenere la stabilità regionale. Speriamo che la diplomazia prevalga sulle tensioni attuali, per il benessere di tutte le nazioni coinvolte e per il futuro della regione del Corno d’Africa.

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