Nella cittadina di Kalemie, nel cuore della provincia del Tanganica, un tragico incidente ha sconvolto la comunità locale. Tre bambini della stessa famiglia hanno perso la vita e altre due persone sono rimaste gravemente ferite nel crollo della loro casa nel distretto di Kataki 1. L’evento si è verificato alle prime luci dell’alba, durante una pioggia intensa.
Testimoni oculari riferiscono che il crollo del muro della casa è avvenuto intorno alle 4 del mattino, causando la tragedia. Tra le sei persone presenti nell’abitazione al momento dell’incidente, tre bambini hanno perso la vita, mentre il figlio maggiore e la madre sono rimasti gravemente feriti e sono attualmente ricoverati in ospedale. Nathan Mugisho, presidente del movimento cittadino “Parlamento Senza Taboo in Tanganica”, ha espresso profonda tristezza per la perdita subita dalla famiglia.
Mugisho ha evidenziato la mancanza di controllo edilizio da parte delle autorità competenti, sottolineando l’edilizia anarchica e non conforme alle norme di sicurezza che mette a rischio la popolazione locale. Le autorità e l’Assessorato all’Urbanistica sono stati accusati di inerzia rispetto a questa situazione critica. Il presidente del movimento ha sottolineato che la mancanza di monitoraggio e regolamentazione degli edifici precari è responsabile delle tragedie che periodicamente colpiscono la città.
Di fronte a questa tragedia, è necessaria un’azione urgente per prevenire ulteriori disastri. Le autorità locali devono intensificare i controlli sugli edifici, garantire il rispetto dei requisiti di sicurezza e adottare misure preventive per proteggere i cittadini. La sicurezza dei residenti di Kalemie non può essere messa a repentaglio da pratiche illegali e pericolose che mettono a rischio l’intera comunità.
Questo evento tragico deve servire da monito per agire prontamente a favore di un ambiente sicuro e salubre per tutti i residenti di Kalemie. Le autorità devono adottare misure concrete per prevenire future tragedie e porre fine alla disattenzione che ha caratterizzato per troppo tempo la gestione dell’edilizia urbana nella città.