Nuovi scontri tra miliziani Wazalendo e ribelli dell’M23 nella regione di Rutshuru, RDC

Le tensioni si sono riaccese questo giovedì mattina nella regione di Rutshuru, nel Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, con nuovi scontri tra miliziani Wazalendo e ribelli dell’M23. I combattimenti si sono concentrati nel chiefdom di Bwito, dove i wazalendo hanno lanciato un attacco volto a sloggiare i caccia M23 dalle aree di Kibirizi, Kabanda e Kasoko.

Secondo fonti sul posto, i wazalendo hanno preso l’iniziativa attaccando un accampamento dell’M23 a Kabanda, bruciando le installazioni prima di riuscire a penetrare fino a Kibirizi. Tuttavia, in seguito si sono ritirati, suggerendo che la situazione rimane instabile nella regione.

Isaac Kibira, notabile del regno di Bwito, ha testimoniato sull’andamento degli scontri, descrivendo una serie di scontri a fuoco ed esplosioni a Kibirizi. Lui ha sottolineato che nonostante il ritiro dei wazalendo, nella zona si continuano a sentire echi di colpi di arma da fuoco, che indicano una ricerca attiva da parte dei ribelli dell’M23.

I difensori dei diritti umani hanno espresso preoccupazione per la sicurezza dei civili che vivono nella regione, invitando le parti in conflitto a rispettare il diritto internazionale umanitario. Hanno insistito sulla necessità di distinguere chiaramente i combattenti wazalendo dalle popolazioni civili, sottolineando che la protezione dei civili rimane una priorità assoluta in questi tempi di conflitto.

Inoltre, a Kasoko è stata segnalata una bomba, suscitando una certa apprensione tra i residenti nonostante l’assenza di danni materiali. Questa situazione evidenzia l’instabilità in corso nella regione e la necessità di un intervento rapido per proteggere le popolazioni vulnerabili.

Nonostante questi scontri nel dominio di Bwito, è stata osservata una relativa calma su altre linee del fronte, in particolare a Masisi, dove recentemente sono stati segnalati intensi combattimenti. Tuttavia, la situazione rimane precaria, come dimostrano gli incidenti avvenuti a Mubambiro, con attacchi che hanno provocato perdite di vite umane e feriti tra i civili e le forze di sicurezza presenti nella regione.

Di fronte a queste nuove tensioni, è fondamentale che tutte le parti interessate si impegnino a rispettare il diritto internazionale umanitario e a proteggere i civili innocenti coinvolti in questi conflitti. È imperativo trovare soluzioni pacifiche per porre fine alla violenza e promuovere la stabilità nella regione del Nord Kivu, per il benessere di tutti i suoi abitanti.

Jonathan Kombi, a Goma

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