La Nigeria, un paese ricco di risorse petrolifere, ha registrato un calo significativo della produzione di petrolio greggio nel mese di marzo, secondo i dati dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC).
Secondo le informazioni dell’OPEC, la produzione media giornaliera di petrolio greggio in Nigeria è scesa a 1,2 milioni di barili al giorno a marzo, rispetto ai 1,3 milioni di barili di febbraio. Questa diminuzione solleva preoccupazioni sulle entrate del paese, visto che il settore petrolifero costituisce attualmente la principale fonte di ricavi.
Il governo nigeriano si è posto l’obiettivo di raggiungere una produzione giornaliera di 1,7 milioni di barili entro il 2024, includendo anche il condensato. Tuttavia, il paese deve ancora affrontare diverse sfide significative, come gli atti di vandalismo sugli oleodotti e il furto di petrolio, che ostacolano gli sforzi per raggiungere tali obiettivi di produzione.
Isaac Botti ha sollevato delle questioni importanti riguardo all’eccessiva dipendenza della Nigeria dai proventi petroliferi, sottolineando l’importanza di diversificare i redditi rivitalizzando settori come quello manifatturiero e agricolo, che in passato erano fondamentali per l’economia nigeriana.
Il Ministro aggiunto per le Risorse petrolifere, Heineken Lokpobiri, ha attribuito il calo della produzione di petrolio nel primo trimestre dell’anno a problematiche sull’oleodotto Trans-Niger e all’attività di manutenzione di alcune compagnie petrolifere. Ha assicurato che verranno adottate misure per ripristinare rapidamente la produzione.
È evidente che la Nigeria debba adottare misure decisive per diversificare la sua economia e ridurre la dipendenza eccessiva dal petrolio. La situazione attuale sottolinea la necessità per il Paese di sviluppare altri settori economici al fine di garantire la stabilità finanziaria a lungo termine.