Protesta contro gli agenti della SNCC: difesa dei diritti legittimi nella Repubblica Democratica del Congo

Gli agenti della Société Nationale des Chemins de Fer du Congo (SNCC) hanno recentemente organizzato una toccante manifestazione all’interno della cerchia privata della compagnia per esprimere la loro forte protesta contro un decreto emesso dal governatore ad interim del Maniema, Afani Idrissa Mangala. Questa decisione riguardava il smantellamento dei terreni all’interno del campo di Makuta, una misura percepita come illegittima e pericolosa per i diritti degli agenti della SNCC.

I consulenti legali della SNCC, insieme a numerosi dipendenti, hanno denunciato con forza questo decreto, che definisce un attacco diretto ai diritti dei lavoratori. Secondo loro, questi terreni sono stati assegnati e venduti in modo perfettamente legale agli agenti della SNCC come risarcimento dei loro salari arretrati. La reazione degli agenti e del loro avvocato rivela una profonda incomprensione di questo provvedimento che considerano arbitrario e ingiusto.

“Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a questo atto di espropriazione orchestrato dal governatore ad interim del Maniema. Si tratta di un attacco inaccettabile ai diritti fondamentali dei lavoratori della SNCC. Questi terreni, acquisiti legalmente in cambio dei servizi resi, non possono essere messi in discussione in questo modo”, ha affermato il consulente legale della SNCC.

Da parte sua, Kimuanga Kisimba, capogruppo del personale della SNCC, ha espresso la sua forte indignazione per questa decisione del governo. Sottolinea che è inconcepibile che un rappresentante dell’autorità possa arrogarsi il diritto di privare gli individui della loro proprietà, andando contro i principi fondamentali che regolano la protezione della proprietà privata.

Gli agenti della SNCC hanno quindi rivolto una richiesta chiara all’autorità provinciale: annullare il decreto in questione prima che venga impugnato in tribunale. Hanno inoltre espresso la loro determinazione a intraprendere altre azioni per difendere i loro diritti legittimi di fronte a questa situazione inaccettabile.

Questa mobilitazione degli agenti della SNCC rivela una profonda ingiustizia e solleva interrogativi sul rispetto dei diritti di proprietà e degli impegni contrattuali all’interno della società congolese. È imperativo che le autorità prendano atto di queste legittime richieste e garantiscano che i diritti e gli interessi dei lavoratori, che garantiscono il corretto funzionamento dell’azienda, siano preservati.

La situazione evidenziata da questa manifestazione degli agenti della SNCC rimane un lampante esempio delle questioni di giustizia sociale e rispetto dei diritti individuali nella Repubblica Democratica del Congo, invitando tutti a riflettere sui valori essenziali che devono guidare le nostre azioni e decisioni.

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