Domenica scorsa, 21 aprile, si è svolta un’importante riunione dell’intersindacato del sindacato EPST a Isangi, nella provincia di Tshopo. La riunione si è tenuta presso la sala Ep Codic, e ha visto la partecipazione di numerosi insegnanti guidati da Freddy Kirongozi, presidente dell’intersindacato Tshopo 2. Durante l’incontro, sono emersi diversi problemi cruciali che riguardano gli insegnanti della regione.
Innanzitutto, è stata sollevata la questione del pagamento di uno stipendio arretrato. Gli insegnanti hanno espresso le loro difficoltà legate ai ritardi nei pagamenti e hanno chiesto con fermezza il recupero dello stipendio mancante per il mese in questione. Questo pagamento è fondamentale per garantire il sostentamento di questi lavoratori e soddisfare le loro esigenze quotidiane.
Un altro problema dibattuto durante l’incontro riguarda le difficoltà nell’accesso ai servizi bancari presso Equity BCDC. Gli insegnanti hanno manifestato la loro insoddisfazione per le problematiche che incontrano nel ricevere i loro stipendi in modo efficiente. Di conseguenza, è stata avanzata la richiesta di cambiare istituto bancario al fine di semplificare le transazioni finanziarie e garantire maggiore sicurezza.
Inoltre, è stato sottolineato l’importanza di ricevere tempestivamente le distinte di pagamento. Gli insegnanti ritengono che avere accesso immediato a queste informazioni sia cruciale per gestire in modo trasparente ed efficiente i propri stipendi. La trasparenza nei pagamenti è essenziale per instaurare e mantenere un clima di fiducia reciproca.
Infine, è stata sollevata la richiesta di una maggiore regolarità nei versamenti sul conto di Clifford da parte del governo, prevedendo che avvengano tra il 10 e il 15 di ogni mese. Questo comportamento regolare nei pagamenti contribuirebbe a garantire una maggiore stabilità finanziaria per gli insegnanti.
Gli striscioni esibiti dagli insegnanti durante l’incontro riflettono la loro determinazione nel far valere i propri diritti, con slogan come “Dove è finito il mio stipendio” e “Voglio il mio stipendio alla Ranwbark, non all’Equity”. Queste parole mostrano il loro desiderio di essere ascoltati e di ottenere soluzioni ai loro legittimi problemi.
Di fronte a questa situazione critica, gli insegnanti hanno deciso di organizzare un sit-in il successivo lunedì, interrompendo temporaneamente le lezioni per manifestare il loro malcontento. Hanno inoltre pianificato di inviare una lettera formale alle autorità provinciali di Tshopo 2 per esporre le loro lamentele e sottolineare l’urgenza di una rapida risoluzione delle questioni.
L’intersindacato EPST a Isangi mette così in luce le sfide che gli insegnanti devono affrontare nella loro professione, ma anche la loro ferma determinazione nel difendere i propri diritti e migliorare le proprie condizioni di lavoro. È indispensabile che le istituzioni competenti tengano conto di queste legittime richieste e agiscano di conseguenza per garantire un ambiente sociale favorevole allo sviluppo professionale di questi importanti attori dell’istruzione.