Tensione globale a Ottawa: le sfide dei negoziati sull’inquinamento da plastica

**Tensione palpabile ai negoziati internazionali sull’inquinamento da plastica: il mondo si trova di fronte a una sfida colossale**

Il mondo è alle prese con un’enorme crisi legata all’inquinamento da plastica, con migliaia di delegati provenienti da nazioni di tutto il globo che si riuniscono a Ottawa, in Canada, per un significativo summit sulla plastica.

L’obiettivo di questi negoziati è la redazione di un trattato internazionale sull’inquinamento da plastica entro la fine dell’anno, seguendo una scadenza stabilita dalle Nazioni Unite.

Nel marzo del 2022, 175 nazioni si erano impegnate a concludere il primo trattato vincolante sull’inquinamento da plastica, compreso quello degli oceani, entro il 2024.

**Un trattato in fase di definizione**

Secondo il Programma ambientale delle Nazioni Unite, ogni giorno equivalente a 2.000 camion di rifiuti in plastica finisce nei mari, fiumi e laghi del mondo, con effetti sulle persone che ingeriscono involontariamente minuscole particelle di plastica.

I negoziatori devono ora lavorare per semplificare la bozza di trattato esistente e definire la sua portata: se concentrarsi sulla salvaguardia della salute umana e ambientale, limitare la produzione effettiva di plastica o restringere l’uso di alcune sostanze chimiche impiegate nella produzione di plastiche.

Ci sono diverse fazioni coinvolte nei negoziati: la “coalizione dalle grandi ambizioni” che mira ad obiettivi ambiziosi, e i produttori di plastica e i fornitori di petrolio e gas che preferirebbero un approccio più limitato, concentrato sul riciclaggio e sulla gestione dei rifiuti.

Il tempo a disposizione per giungere a un accordo è estremamente limitato, rispecchiando l’urgenza della situazione.

Questo appuntamento rappresenta il quarto di una serie di incontri del Comitato negoziale intergovernativo delle Nazioni Unite sulla plastica.

**Impatto globale e gas serra**

La produzione mondiale di plastica continua a crescere, con previsioni che indicano un possibile raddoppio o triplicazione entro il 2050, se non verranno apportati cambiamenti significativi.

Recentemente, ricercatori del Lawrence Berkeley National Laboratory hanno pubblicato un rapporto che analizza l’impatto climatico legato alla produzione di plastica. In base a questo studio, se la produzione continua sulla sua traiettoria attuale, le emissioni di gas serra aumenterebbero in misura significativa.

Si prevede che queste emissioni assorbirebbero una quota consistente del budget di carbonio rimanente entro il 2050, compromettendo gli sforzi globali per mantenere l’aumento delle temperature entro livelli accettabili.

Vista l’origine della plastica dalla lavorazione di combustibili fossili, diventa cruciale agire in maniera decisa verso la riduzione di tali sostanze.

**Debattito ancora aperto**

Il tema della plastica solleva molteplici questioni legate alla produzione, sicurezza e smaltimento del materiale.

Alcune azioni potrebbero essere relativamente semplici da implementare, come l’introduzione di etichette per favorire scelte consapevoli da parte dei consumatori, l’implementazione di sistemi di deposito per le bottiglie o il divieto di plastica monouso.

Altre misure più complesse potrebbero includere il controllo delle emissioni prodotte durante la fabbricazione della plastica, la riduzione dei fumi provenienti da processi di riciclaggio chimico o additivi più nocivi per la salute e l’ambiente.

Si prospetta anche l’obbligo per le aziende produttrici di plastica di assumersi la responsabilità per il ciclo vitale dei propri prodotti, incentivandole ad avere un approccio più sostenibile.

**Biodiversità**

Alla conferenza parteciperà anche l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) che porrà l’attenzione sull’impatto della plastica sulla biodiversità, un aspetto fondamentale ma spesso trascurato.

Esperti come la dott.ssa Karine Siegwart sottolineano la rilevanza di considerare l’impatto della plastica sulla natura, ricordando che la biodiversità costituisce la base della società e dell’economia, influenzando direttamente la nostra salute e benessere.

La necessità di azioni immediate per ridurre la produzione e garantire un utilizzo più responsabile della plastica è ormai indiscutibile, come evidenziato da esperti come il professore Richard Thompson.

La strada per affrontare l’inquinamento da plastica è ancora lunga e la creazione di un trattato internazionale vincolante rappresenta un primo passo significativo verso un futuro più sostenibile.

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