Una spirale di violenza e superstizione scuote il territorio di Fizi, nel Sud Kivu

Tensioni e violenze hanno squarciato l’apparente calma del territorio di Fizi, nella provincia del Sud Kivu, con un preoccupante aumento di omicidi mirati e omicidi motivati ​​da accuse di stregoneria. Tra settembre 2023 e febbraio 2024 si sono registrati più di 60 casi di questi crimini, seminando il terrore tra la popolazione locale.

Jacques Alimasi, presidente della Nuova Società Civile Congolese nel territorio di Fizi, lancia l’allarme di fronte a questa ondata di violenza inaccettabile. Sottolinea che questi omicidi vengono compiuti da individui armati e non identificati, prendendo di mira cittadini pacifici. Le motivazioni addotte sono legate soprattutto ad accuse di stregoneria, screditando persone innocenti che muoiono senza un valido motivo.

Da parte sua, l’amministratore del territorio di Fizi, Samy Badibanga Kalonji, evidenzia il fenomeno dei regolamenti di conti, i conflitti ereditati e altri motivi oscuri che alimentano questa spirale di violenza. Riconosce l’urgenza di agire per porre fine a questo ciclo mortale e propone l’attuazione di una strategia di sensibilizzazione per educare la popolazione e dissuadere chiunque sia tentato di ricorrere alla violenza per ragioni irrazionali.

È imperativo ripristinare la fiducia e la sicurezza all’interno della comunità del Tanganica, dove la paura e l’incertezza regnano sovrane. Le autorità locali e le organizzazioni civili devono unire le forze per prevenire ulteriori atti di violenza, proteggere i cittadini vulnerabili e garantire che sia fatta giustizia per le vittime di questi atti atroci.

La pace e la stabilità sono beni preziosi che non possono essere sacrificati sull’altare della paura e della superstizione. È tempo di porre fine a questa insensata ondata di violenza e di costruire un futuro più sicuro ed equo per tutte le persone nella regione di Fizi.

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