Lotta alle malattie non trasmissibili in Africa: sfide e prospettive

Di recente si è tenuto a Dar es Salaam, in Tanzania, il primo incontro internazionale annuale sulle malattie gravi e croniche non trasmissibili in Africa. Esperti e scienziati della sanità pubblica si sono riuniti per discutere sulla prevenzione e gestione delle malattie non trasmissibili (NCD) e condividere le lezioni apprese sull’integrazione dei sistemi sanitari per combattere queste malattie debilitanti.

Il dottor Kalu, leader del team di pianificazione strategica e politica nel Cluster delle malattie trasmissibili e non trasmissibili della regione africana dell’OMS, ha sottolineato l’importanza di un approccio centrato sulla persona per le malattie non trasmissibili gravi, come il diabete di tipo 1, l’anemia falciforme e le malattie cardiache infantili. Ha evidenziato che la gestione delle malattie non trasmissibili è costosa e che la loro integrazione nei sistemi sanitari primari è fondamentale per renderle accessibili a coloro che ne necessitano.

Le malattie non trasmissibili, come le malattie cardiovascolari, i tumori, le malattie respiratorie e il diabete, rappresentano un peso crescente per diverse popolazioni africane. Il dottor Kalu ha sottolineato che queste malattie colpiscono soprattutto individui tra i 40 e i 60 anni, una fascia di età particolarmente produttiva dal punto di vista economico.

Ha avvertito che i governi dovrebbero investire notevolmente nella prevenzione e nel controllo delle malattie non trasmissibili poiché l’impatto di queste malattie va ben oltre la salute individuale, influenzando anche l’economia nazionale. Attraverso servizi di diagnosi precoce e trattamento, promozione dell’attività fisica e adozione di uno stile di vita sano, i governi possono ridurre la diffusione delle malattie non trasmissibili, salvare vite umane e preservare la forza lavoro produttiva della popolazione.

Il dottor Kalu ha enfatizzato la necessità di un approccio proattivo e collettivo per combattere efficacemente le malattie non trasmissibili in Africa. Ha richiesto maggiore sorveglianza, programmi di screening e cure precoci, nonché accessibilità economica e fisica ai servizi sanitari per tutti. Investendo nella prevenzione, i governi potrebbero migliorare la salute delle loro popolazioni e garantire la sostenibilità delle loro economie.

In conclusione, la lotta contro le malattie non trasmissibili in Africa richiederà un impegno costante da parte delle autorità sanitarie e dei governi, oltre a una maggiore consapevolezza pubblica sull’importanza della prevenzione e del controllo di queste malattie. Adottando un approccio olistico e mettendo in evidenza la salute della comunità e la collaborazione internazionale, l’Africa può fronteggiare la sfida crescente delle malattie non trasmissibili e garantire un futuro più sano ai propri cittadini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *