Scandalo corruzione ai vertici dello Stato: a tre ministri è stato vietato di lasciare il Paese

Nell’ambito di un’indagine giudiziaria in corso, è stato imposto ai ministri di Stato François Rubota, Nicolas Kazadi e all’ex ministro dello Sviluppo rurale, Guy Mikulu Pombo, il divieto di lasciare Kinshasa e il territorio nazionale. Questa misura è volta a prevenire che le tre personalità siano coinvolte in accuse di appropriazione indebita di fondi pubblici. Il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione ha inviato una lettera al Direttore Generale della Direzione Generale della Migrazione per imporre il divieto di uscita agli imputati.

Durante una conferenza stampa, Nicolas Kazadi ha affrontato le questioni legate ai progetti di trivellazione e illuminazione stradale. Ha chiarito che tali progetti sono stati avviati durante la precedente amministrazione e ha respinto le accuse di sovrapprezzo. I pagamenti al fornitore sono stati autorizzati su mandato del suo predecessore, con un contratto complessivo di 80 milioni di dollari. Ad oggi sono stati effettuati tre pagamenti per un totale di 71 milioni, restando il saldo condizionato al completamento delle consegne.

Nicolas Kazadi ha sottolineato i positivi progressi dei lavori, in particolare a Kisangani, e ha dichiarato il suo rifiuto di erogare ulteriori fondi fintantoché i servizi precedenti non fossero stati integralmente forniti. Tale posizione è stata formalmente adottata durante una riunione del Consiglio dei ministri. Riguardo alle accuse di legami familiari con l’amministratore delegato della Stever Construct, responsabile del progetto, Kazadi ha categoricamente negato tali voci, evidenziando l’assenza di qualsiasi legame personale o familiare con il capo dell’azienda.

Per quanto concerne il dossier riguardante i lampioni, Kazadi ha rivelato che il finanziamento era sotto la supervisione del municipio di Kinshasa, guidato dal governatore della città. Ha sottolineato che eventuali casi di appropriazione indebita di fondi devono essere indagati presso il municipio di Kinshasa.

Questa vicenda solleva importanti questioni sulla gestione dei fondi pubblici e sull’integrità dei funzionari governativi. È fondamentale garantire trasparenza e responsabilità nell’utilizzo delle risorse finanziarie a beneficio della popolazione congolese.

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