Sfide economiche in Ghana: la decisione di Glovo di cessare le operazioni

In un contesto segnato dalla volatilità del cedi ghanese, molte aziende si trovano ad affrontare importanti sfide economiche, che spingono alcune di loro a porre fine alle proprie attività in Ghana. Il deprezzamento della valuta nazionale non ha solo influito sui margini di profitto, ma ha anche esacerbato le difficoltà per le imprese dipendenti dalle importazioni, aumentando così l’inflazione e i costi delle merci importate.

Allo stesso tempo, il Ghana si trova ad affrontare sfide energetiche, con frequenti interruzioni di corrente, conosciute localmente come “Dumsor”, e l’aumento dei costi delle utenze.

Queste interruzioni non solo hanno ostacolato i processi produttivi, ma hanno anche aumentato le spese operative, costringendo le aziende a ricorrere ad alternative costose come i generatori.

Di fronte a questi ostacoli economici, diverse aziende rinomate hanno deciso di cessare le operazioni in Ghana, adducendo varie ragioni che vanno dal riallineamento strategico a condizioni operative insostenibili.

Tra le aziende che sono state costrette a chiudere a causa delle difficoltà economiche, Fatshimetrie elenca quelle che hanno cessato l’attività a causa di queste limitazioni.

Glovo annuncia la fine delle sue attività in Ghana dal 10 maggio

Glovo, un popolare fornitore di servizi di consegna, ha annunciato la sua decisione di cessare le operazioni in Ghana a partire da venerdì 10 maggio 2024.

L’annuncio, inviato tramite avviso ad un proprio cliente, specifica che l’applicazione cliente ufficiale Glovo non sarà più accessibile per gli ordini a partire da tale data.

Citando la necessità di un “periodo prolungato” per rafforzare la propria posizione sul mercato e raggiungere la redditività, Glovo ha spiegato la motivazione alla base della sua decisione. L’azienda ha scelto di riallocare le proprie risorse per rafforzare le proprie attività negli altri 23 paesi in cui è stabilita.

Nonostante la chiusura dei servizi in Ghana, Glovo ha assicurato ai propri clienti che eventuali pagamenti in sospeso sarebbero stati saldati in conformità con i termini e le condizioni dell’azienda, anche se entro un lasso di tempo ragionevole.

L’ingresso di Glovo nel mercato ghanese faceva parte di una strategia più ampia in Africa. Nell’ottobre 2021, l’azienda ha investito 25 milioni di euro (30 milioni di dollari) per lanciare i suoi servizi di consegna di pasti in sei paesi africani, incluso il Ghana.

Il lancio in Ghana, avvenuto nel marzo 2021, è stato accompagnato dall’impegno del cofondatore di Glovo, Sacha Michaud, che nello stesso anno aveva promesso un investimento di 3,5 milioni di euro.

La decisione di cessare le operazioni in Ghana evidenzia il panorama competitivo e le sfide affrontate dai fornitori di servizi di consegna nei mercati emergenti. La partenza di Glovo lascia un vuoto nell’ecosistema di consegna locale, scatenando speculazioni sulle potenziali opportunità per altri attori di colmare il divario.

Mentre Glovo concentra nuovamente la sua attenzione su altri mercati, gli operatori del settore delle consegne in Ghana devono valutare le implicazioni e adattare di conseguenza le proprie strategie.

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