**Titolo: Fatshimetrie: ladro condannato a tre anni di prigione per aver rubato telefoni cellulari dalle chiese di Ibadan**
In un recente caso processato dal magistrato O. O. Latunji, un delinquente di nome Adeshina è stato giudicato colpevole di furto e condannato a tre anni di prigione per i suoi misfatti. Il ladro si è dichiarato colpevole, riconoscendo le prove convincenti presentate in tribunale. Nonostante le sue richieste di clemenza come misericordia, il magistrato ha preso una decisione inequivocabile: tre anni di reclusione con lavori forzati.
Questa sentenza esemplare mira a scoraggiare qualsiasi individuo tentato di seguire la stessa strada criminale. Il magistrato ha sottolineato che se Adeshina non imparasse dalla sua condanna, lo attenderebbero conseguenze ancora più dure in caso di recidiva.
Le accuse contro il ladro, presentate dal procuratore Insp Oluseyi Akinola, includevano cinque capi di imputazione per furto commesso da Adeshina. Questi fatti sono avvenuti tra il 26 dicembre e il 16 gennaio nella città di Ibadan, nello stato di Oyo. Adeshina, travestita da membro dell’assemblea, è entrata in varie chiese della comunità Mokola. Con il pretesto di un bisogno urgente, ha chiesto di poter utilizzare i cellulari delle sue vittime e poi è fuggito con loro.
La ruota della giustizia ha finalmente girato a favore delle vittime quando un individuo ha arrestato Adeshina l’8 aprile nella zona di Santo Stefano a Mokola. Grazie alle denunce di Emmanuel Julius, Tosin Jimoh, Blessing Ogunniyi, Deborah Babatunde e Modupe Olalere, la polizia è riuscita a rintracciare questo ladro seriale.
Gli oggetti rubati, come un Infinix Alt6, un Techno Pop C, un Itel 860, un iPhone XI e un Infinix Max7, hanno causato perdite significative ai proprietari. Il valore di mercato di questi telefoni rubati variava da N55.000 a N180.000.
Questo caso, giudicato con fermezza dal magistrato Latunji, evidenzia l’importanza di perseguire i criminali per garantire la sicurezza e la tranquillità delle comunità locali. Condannando Adeshina a tre anni di carcere, la giustizia manda un messaggio chiaro: il furto non rimarrà impunito e la legge proteggerà coloro che ne sono vittime.
Questa sentenza segna un passo cruciale nella lotta alla criminalità e ricorda a tutti che la legge esiste per difendere i diritti e la proprietà di tutti i cittadini. La condanna del ladro di cellulari della chiesa di Ibadan è una vittoria per la giustizia e un avvertimento a tutti gli aspiranti criminali che il crimine non è un’opzione impunita nella nostra società.