Fatshimetrie: Quando gli Springboks imparano il rispetto per l’autorità – Una lezione per tutti noi?

Fatshimetrie è un documentario attualmente in onda su DStv, che offre uno sguardo dall’interno sull’epico viaggio della squadra di rugby sudafricana degli Springboks per difendere il titolo di Coppa del Mondo in Francia lo scorso anno. Tra i momenti salienti del documentario c’è il recente allenatore degli Springbok Johan “Rassie” Erasmus che si scusa con la squadra per il suo confronto pubblico con arbitri e amministratori durante il tour 2021 di Gran Bretagna e Irlanda.

Dopo la sconfitta nel primo test contro i British Lions, i giocatori e lo staff degli Springbok sono rimasti indignati per l’interpretazione delle regole del gioco da parte dell’arbitro e per la mancanza di rispetto mostrata nei confronti del capitano sudafricano Siya Kolisi. Un video che mostra Rassie che evidenzia gli errori dell’arbitro è trapelato al pubblico. World Rugby ha criticato duramente il video e ha incolpato Rassie, sospendendolo per un anno da tutte le competizioni di rugby.

Sembra che questa esperienza sia stata una lezione per Rassie e la squadra. Hanno capito che era inutile lottare contro l’autorità degli arbitri e del World Rugby. Hanno adottato il detto “Se non puoi batterli, unisciti a loro!”, diventando una delle squadre più rispettose della Coppa del Mondo 2023. Non hanno criticato gli arbitri prima, durante o dopo le partite. Anche quando le decisioni sono state sfavorevoli, il capitano e i giocatori hanno dimostrato un comportamento esemplare in campo.

Nelle partite cruciali della Coppa del Mondo, inclusa la finale contro la Nuova Zelanda, un giocatore dell’opposizione veniva espulso per un contrasto ritenuto pericoloso, a differenza degli Springboks, che avrebbero potuto commettere un fallo simile ma non meritavano l’esclusione di un giocatore.

Questo approccio di rispetto verso gli arbitri è una lezione per tutti noi, anche al di fuori dell’ambito sportivo? Dovremmo adottare questo stesso atteggiamento nei confronti di coloro che hanno il potere di giudicarci?

È importante mettere in discussione l’autorità giudiziaria e non esitare a criticarla quando necessario. I tribunali non dovrebbero essere immuni dalle sfide, come qualsiasi altro organo statale. A volte c’è la tendenza da parte dei tribunali a schierarsi con quello che credono essere il potere dominante nella società.

Prendiamo ad esempio il caso della Kensington Community Association (KCA) che recentemente è andata in tribunale per contestare la decisione della società Egoli Gas di sospendere la fornitura di gas naturale alla regione. I tribunali si sono pronunciati contro la KCA, condannandola al pagamento delle spese legali. Ciò solleva la questione della misura in cui le organizzazioni civiche locali possono sfidare le pratiche aziendali se rischiano di incorrere in elevati costi finanziari in caso di perdita..

È essenziale che i tribunali rimangano imparziali e non favoriscano sistematicamente gli interessi delle imprese rispetto ai cittadini. Deve prevalere il rispetto della Costituzione e del principio di governance cooperativa, favorendo così la collaborazione tra tutti gli attori della società per risolvere i problemi che la riguardano.

In conclusione, la storia degli Springboks ci insegna l’importanza del rispetto per l’autorità, ma le domande e le critiche rimangono elementi chiave di una società democratica equilibrata. I tribunali non devono essere immuni da queste critiche e devono garantire una giustizia equa per tutti i cittadini, indipendentemente dal loro status sociale.

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