Fatshimetria
A meno di due mesi dall’inizio dei Giochi di Parigi, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha annunciato giovedì la sua squadra di rifugiati più numerosa fino ad oggi. È un momento di grande felicità per i 36 atleti provenienti da 11 paesi diversi che durante i Giochi si sfideranno in 12 discipline.
Queste discipline includono atletica leggera, badminton, boxe, canoa, ciclismo, judo, break, tiro, nuoto, taekwondo, sollevamento pesi e wrestling.
Questa squadra, la terza a partecipare ai Giochi Olimpici estivi, è composta da atleti provenienti da paesi tra cui diversi paesi africani, Siria, Iran, Afghanistan, Venezuela e Cuba.
Il presidente del CIO Thomas Bach ha dichiarato: “Oltre a tutte le esibizioni, è il valore emotivo, inviando questo simbolo di speranza a più di 100 milioni di persone che purtroppo hanno dovuto emigrare”. Spera che la loro partecipazione ai Giochi possa aumentare la consapevolezza in tutto il mondo della portata di questa crisi.
Il CIO ha precisato che i 36 atleti hanno lo status di rifugiato nei Paesi ospitanti e che la loro selezione si è basata su diversi criteri, tra cui il rendimento sportivo, i Paesi di origine, nonché l’equilibrio tra sport e generi.
La squadra è composta da 23 uomini e 13 donne, provenienti da paesi di tre continenti: Africa, Americhe e Asia, e comprende sia olimpionici alle prime armi, membri della squadra olimpica dei rifugiati di Tokyo 2020, sia atleti olimpici che hanno già gareggiato per i loro paesi d’origine. diventare rifugiati.
A Parigi, la squadra olimpica dei rifugiati del CIO gareggerà sotto il proprio emblema – un cuore al centro – invece di partecipare sotto la bandiera olimpica. Sarà conosciuto con l’acronimo EOR, che in francese significa “Squadra Olimpica dei Rifugiati”.
La squadra dei rifugiati è stata creata dal CIO per i Giochi di Rio de Janeiro 2016 per consentire agli atleti di continuare a gareggiare anche se costretti a lasciare il proprio Paese d’origine. Tre anni fa c’erano dieci atleti a Rio e 29 a Tokyo, suddivisi in 12 sport diversi.
Coloro che avranno la fortuna di sostenere la Squadra Olimpica dei Rifugiati a Parigi 2024 avranno l’opportunità di essere testimoni non solo di una competizione sportiva di alto livello, ma anche del coraggio e della resilienza di questi atleti che difendono il loro onore e quello di tutti coloro che sono dovuti fuggire. trovare pace e dignità.