La Repubblica Democratica del Congo (RDC) è nuovamente inclusa nella classifica mondiale sulla libertà di stampa stilata da Reporter Senza Frontiere (RSF) per l’anno 2024. Con una posizione stagnante al 123° posto, la situazione dei media e dei giornalisti nel paese rimane un problema preoccupazione.
Il rapporto di RSF evidenzia le pressioni e le ritorsioni subite da alcuni giornalisti, in particolare nell’est del paese, dove la copertura dei conflitti e di questioni delicate come la corruzione o i contratti minerari è ostacolata. L’autocensura è comune tra i professionisti dei media, che a volte affrontano minacce basate sulla loro origine etnica o comunitaria.
Anche la sicurezza dei giornalisti è motivo di preoccupazione, con casi di arresti, attacchi, minacce e persino sparizioni forzate. Gli attori politici non sono esclusi, poiché possono anche esercitare pressioni sui media e sui giornalisti per influenzare la linea editoriale. Nonostante il cessate il fuoco nel Nord Kivu, le tensioni persistono e i professionisti dei media restano esposti a rischi.
L’ONG Giornalisti in Pericolo (JED) denuncia la parzialità del Consiglio Superiore dell’Audiovisivo e della Comunicazione (CSAC) per la sua recente decisione di vietare qualsiasi menzione delle forze ribelli nei media. La libertà di stampa viene così messa a dura prova, con attacchi alla libertà di espressione e ostacoli all’esercizio del giornalismo.
In occasione della Giornata internazionale della libertà di stampa, il presidente Félix Tshisekedi ha sottolineato l’importanza di questo pilastro democratico. Ha espresso la sua solidarietà ai giornalisti che affrontano le sfide quotidiane per informare la popolazione nonostante pressioni e minacce. La libertà di stampa rimane una questione importante per il consolidamento della democrazia nella RDC e deve essere protetta e difesa.
In conclusione, la lotta per la libertà di stampa nella RDC rimane una battaglia quotidiana, che richiede l’impegno delle autorità, degli attori politici, dei media e della società civile. È essenziale garantire un ambiente sicuro e favorevole alla pratica del giornalismo, per consentire ai media di esercitare il loro ruolo di contropotere e garante della trasparenza e della democrazia.