Presso il Ministero degli Approvvigionamenti e del Commercio Interno in Egitto, emerge un nuovo caso di corruzione che coinvolge “M.M”, sottosegretario del ministero in uno dei governatorati dell’Alto Egitto. I dettagli rivelati rivelano una serie di transazioni illegali riguardanti quantità di crusca durante i mesi di gennaio e febbraio 2023, provenienti dalla Middle Egypt Flour Mills Company.
Le accuse riguardano una serie di istruzioni fornite dai principali imputati per la distribuzione di tali scorte di crusca senza alcun documento ufficiale che ne attesti la destinazione. Tali quantità venivano assegnate a soggetti non autorizzati, che poi rivendevano la merce al mercato nero per profitto personale.
Le accuse contro “M.M” includono la falsificazione di fatture, dimostrando che i destinatari fittizi avevano diritto a ricevere tali quantità di suono, quando in realtà non era così. Con questo inganno i veri beneficiari, tre persone in totale, sono rimasti danneggiati. Nel corso dell’inchiesta è emerso che l’importo di questa frode ammonta a circa 2,2 milioni di sterline egiziane, che rappresentano la differenza tra il prezzo ufficiale della Middle Egypt Flour Mills Company e il prezzo praticato sul mercato nero.
L’imputato “M.M” avrebbe dato istruzioni verbali a terzi di distribuire queste scorte di crusca a questi commercianti, senza alcun documento ufficiale che giustificasse tali transazioni e in violazione delle leggi in vigore, come riportato dalle testimonianze degli indagati.
Questa violazione dell’etica e della legalità solleva preoccupazioni circa la trasparenza delle operazioni svolte all’interno del Ministero degli Approvvigionamenti e del Commercio Interno. Evidenzia la persistenza della corruzione e delle pratiche illegali che danneggiano non solo l’integrità delle istituzioni governative, ma anche l’economia nazionale nel suo complesso.
È imperativo condurre indagini approfondite, applicare misure disciplinari adeguate e mettere in atto tutele più rigorose per combattere questi illeciti e garantire la corretta gestione delle risorse pubbliche. Solo un atteggiamento di tolleranza zero nei confronti della corruzione ripristinerà la fiducia del pubblico e promuoverà una governance trasparente ed equa.