La vivace scena artistica in Sud Africa: musica, libertà e avanguardia

Man mano che il panorama musicale si evolve, gruppi come Skyjack stanno orgogliosamente emergendo per trascendere i confini geografici e artistici. Con il loro terzo album, intitolato Light Cycle, il quintetto jazz Skyjack si prepara ad infiammare ancora una volta il Sud Africa con la loro accattivante presenza musicale.

Il 10 e 11 maggio, la Chris Seabrooke Music Hall della Wits University di Johannesburg vibrerà al suono di questi talentuosi artisti. L’ensemble, composto da Kyle Shepherd, Shane Cooper, Jonno Sweetman, Marc Stucki e Andreas Tschopp, fonde brillantemente ritmi africani con l’esperienza svizzera del corno.

Negli ultimi dieci anni, Skyjack ha ampliato i confini del jazz africano ed europeo contemporaneo, affascinando il pubblico con le sue composizioni innovative e sperimentazioni d’avanguardia.

Per una serata indimenticabile piena di musica accattivante, assicurati di prenotare i tuoi posti tramite Quicket e lasciati trasportare dall’universo sonoro unico di Skyjack.

Nel frattempo, questo mese farà un’altra apparizione il concerto Mayibuye iAfrika, un evento che celebra la democrazia sudafricana. In programma il 24 e 25 maggio al Joburg Theatre, questo concerto promette una line-up di artisti leggendari come Ringo, Hotstix Mabuse, Mahotella Queens, Hope Masike, Simphiwe Dana e Siphokazi.

Commemorando 30 anni di democrazia, questo evento offre un viaggio riflessivo attraverso il potere della musica, evidenziando i progressi compiuti dalla nazione negli ultimi tre decenni.

Guidato dal chitarrista e compositore Billy Monama, Mayibuye iAfrika celebra le canzoni della libertà sudafricane e i loro creatori, promuovendo la coesione sociale e la nostra ricca eredità africana. Questo concerto mira a onorare il viaggio della nazione verso la libertà e la diversità culturale.

Un’illuminante mostra d’arte presentata con il titolo “Vigil” mette in risalto il lavoro dell’artista sudafricana Justine Mahoney. La sua mostra di sculture e dipinti in ceramica, allestita a Cape Town fino al 30 maggio, trae ispirazione da una miriade di teorie esoteriche.

Scavando nel vasto panorama dell’inconscio collettivo umano, Mahoney esplora archetipi che incarnano e mitologizzano diversi aspetti della nostra psiche condivisa. Questo approccio, nato da un periodo di isolamento durante la pandemia, l’ha portata a praticare quotidianamente la meditazione junghiana, esplorando il paesaggio oscuro e fertile dell’immaginazione attiva, secondo i precetti di Carl Jung.

Veglia si dipana poi attraverso forme cristallizzate ispirate ai Tarocchi, alla teoria delle forme di Platone e agli scritti di Jung, traendo ispirazione anche da sistemi di conoscenza esoterici antecedenti al giudeo-cristianesimo.

In conclusione, questi eventi culturali offrono un’immersione privilegiata nella ricchezza artistica e culturale del Sudafrica, evidenziando la capacità degli artisti di trascendere i confini e trasmettere messaggi forti attraverso la musica e le arti visive.

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