La lotta per il potere all’interno del partito MKP in Sud Africa

Nei recenti colpi di scena politici in Sud Africa, l’ex presidente Jacob Zuma si trova ancora una volta al centro delle controversie. Il fondatore del partito uMkhonto weSizwe (MK), Jabulani Khumalo, ha deciso di sospendere preventivamente Jacob Zuma e chiede alla Commissione elettorale del Sud Africa (IEC) di rimuoverlo dalla sua lista parlamentare.

La mossa arriva nonostante l’espulsione di Khumalo dal partito da parte di Zuma alla fine del mese scorso per “indisciplina”, e arriva giorni prima che la Corte Costituzionale ascolti un appello dell’IEC contro una sentenza della corte elettorale che consente a Zuma di comparire nel ballottaggio.

La saga più recente che coinvolge il neonato partito separatista dell’ANC è iniziata domenica, quando Khumalo, definendosi presidente del partito, ha scritto a Zuma della sua sospensione. Nella sua lettera, Khumalo ha accusato Zuma di diversi illeciti relativi alle attività dell’MKP, danneggiando così la reputazione del partito.

Ha detto che la sospensione preventiva di Zuma sarà seguita da un procedimento disciplinare contro di lui da parte del partito. In precedenza, Khumalo e molti altri membri del partito MK erano stati espulsi alla fine di aprile, con il portavoce del partito Nhlamulo Ndhlela che li accusava di utilizzare i fondi del partito per acquistare veicoli costosi.

Ndhlela ha anche accusato Khumalo di lavorare attivamente per indebolire il partito MK, che è stato scosso dalle accuse di frode nel processo di raccolta delle firme per comparire alle urne, per conto dell’ANC.

Questa serie di eventi ricorda la disputa all’interno dell’ANC in cui l’ex segretario generale Ace Magashule sospese il presidente Cyril Ramaphosa per averlo sospeso a sua volta. Alla fine Magashule fu espulso dal partito. Nella sua lettera all’IEC, Khumalo ha chiesto la “rimozione immediata” di Zuma “come volto dell’MKP e presidente dell’MKP”.

Ha accusato Zuma di aver preso il controllo del partito e di averlo rimosso fraudolentemente dalle liste elettorali del partito. Khumalo ha anche rivelato il processo di creazione del partito MK e il ruolo svolto dall’ex capo di stato in questo processo.

Ha affermato di aver registrato il partito con il consiglio e la guida politica di Zuma e che Zuma ha suggerito che il nome del partito dovrebbe essere “collegato all’ANC”, il cui marchio era “profondamente radicato nel pubblico”. Zuma aveva anche proposto la data del 16 dicembre, anniversario della formazione dell’ala militare dell’ANC, uMkhonto weSizwe, per l’annuncio del suo ruolo all’interno del partito, e lo aveva aiutato a raccogliere più di 700.000 rand per registrarsi.

Khumalo ha rivelato che, contrariamente a quanto riportato, Zuma non era un membro dell’MKP ma avrebbe collaborato alla campagna. Tuttavia, la svolta è arrivata quando il 23 aprile è stato organizzato un incontro con Zuma e membri del partito MK che non facevano parte del suo esecutivo ad interim.

Durante questo incontro, Zuma ha annunciato che Khumalo sarebbe stato rimosso dalla carica di presidente del partito e ora avrebbe assunto la presidenza. Durante questo incontro è stata redatta “fraudolentemente” una lettera all’IEC in cui si affermava che Khumalo non sarebbe più stato sulla lista del partito e che Zuma era ora il presidente e il volto pubblico del partito.

In definitiva, questi sviluppi evidenziano le tensioni interne e le lotte di potere all’interno del MKP, nonché le ramificazioni politiche che le circondano. È chiaro che il rapporto tra Jacob Zuma e Jabulani Khumalo, che sembrava solido, ha subito un cambiamento radicale, confondendo i membri del partito e il grande pubblico.

Questa vicenda evidenzia ancora una volta le complesse complessità della politica sudafricana e mette in luce le questioni di potere e leadership all’interno dei gruppi politici del paese. La battaglia per il controllo e la leadership del partito MKP mette in luce le rivalità interne e i giochi di potere che possono scuotere le fondamenta stesse di un’organizzazione politica.

In definitiva, la saga che circonda Jacob Zuma e il partito MKP è una testimonianza dell’instabilità politica che regna in Sud Africa e delle sfide interne affrontate dalle varie fazioni politiche del paese. Questa situazione solleva anche interrogativi sulla trasparenza e l’integrità dei processi politici, nonché sulla necessità di una governance responsabile ed etica all’interno dei partiti politici.

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