L’ECCAS condanna fermamente gli attacchi a Goma e chiede azioni per la pace

Nell’attuale contesto della tragica situazione che si sta verificando nella regione di Goma, nel Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, la Comunità Economica degli Stati dell’Africa Centrale (ECCAS) ha espresso la sua profonda preoccupazione per i recenti attacchi avvenuti nei dintorni della città.

Il bombardamento avvenuto il 3 maggio, perpetrato dai ribelli dell’M23, ha causato la morte di 14 civili innocenti nei campi profughi di Goma, situati nei quartieri di Lac-Vert, Lushagala e Mugunga. Oltre a queste tragiche perdite di vite umane, più di 30 persone sono rimaste ferite durante questo indicibile atto di violenza.

L’ECCAS, attraverso un comunicato ufficiale, ha condannato questi abusi e ha invitato le autorità congolesi a svolgere un’indagine approfondita per identificare i responsabili di questi atti barbarici. È essenziale non solo garantire giustizia alle vittime e alle loro famiglie, ma anche porre fine alle azioni dei gruppi armati che seminano terrore e distruzione nella regione.

Oltre a condannare la violenza, l’ECCAS ha anche espresso la sua solidarietà al popolo congolese e il suo impegno per la pace e la sicurezza nella regione dei Grandi Laghi. La cooperazione tra i diversi attori africani e internazionali è essenziale per raggiungere una soluzione duratura e pacifica a questo conflitto che persiste da troppo tempo.

È fondamentale che tutte le parti interessate, siano esse le autorità congolesi, i gruppi ribelli o la comunità internazionale, lavorino insieme per porre fine a questa spirale di violenza e instabilità che ostacola lo sviluppo e il benessere delle popolazioni della regione.

In definitiva, la situazione a Goma evidenzia la necessità di un’azione concertata e determinata per ripristinare la pace e la stabilità in questa parte dell’Africa. È tempo di agire, di condannare inequivocabilmente la violenza e di fare tutto il possibile per garantire che tali eventi non si ripetano. Da questo dipende il futuro delle popolazioni della regione.

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