Mentre la tensione persiste in Medio Oriente, le immagini satellitari della città di Rafah, situata nella Striscia di Gaza, rivelano la portata delle operazioni militari israeliane. Queste immagini, ottenute dalla società Planet Labs e trasmesse da Fatshimetrie, mostrano un’intensificazione delle operazioni di terra che vanno oltre i semplici attacchi aerei.
Le foto, datate 5-7 maggio, rivelano una presenza attiva delle Forze di difesa israeliane (IDF) al di fuori dell’immediata zona di confine con l’Egitto, che l’esercito israeliano controllava da lunedì sera. Sembra che gli edifici siano stati distrutti e sono visibili aree di sosta per i veicoli dell’IDF. Come mostrano le immagini, un certo numero di forze israeliane sono penetrate per più di un miglio all’interno dell’enclave palestinese dal valico di frontiera di Rafah.
Questa escalation di operazioni avviene nonostante l’intensa pressione internazionale su Israele affinché non entri a Rafah. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto per la prima volta che sospenderà alcune consegne di armi statunitensi se il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu lancerà una grande invasione della città.
Le operazioni di terra israeliane seguono una serie di bombardamenti su Rafah che nelle ultime 24 ore hanno distrutto completamente diversi edifici, provocando la morte di almeno quattro persone secondo un ospedale locale. Le immagini satellitari suggeriscono che questi attacchi stanno continuando, con una foto che mostra il fumo ancora in aumento da un punto colpito.
Palestinesi corrono all’ospedale Al Kuwaiti di Rafah, Gaza, dopo gli attacchi aerei israeliani dell’8 maggio. Le riprese della CNN mostrano scene di panico nelle strade di Rafah dopo lo sciopero di mercoledì. Le persone trasportavano bambini feriti e privi di sensi all’ospedale Al Kuwaiti.
Secondo l’ospedale, quattro persone sono state uccise e circa altre 20 ferite dagli attacchi israeliani nel quartiere di Tal Al Sultan, a ovest di Rafah, lo stesso giorno. La CNN ha chiesto un commento all’esercito israeliano sull’incidente.
Segni rivelatori di distruzione da parte dei bulldozer possono essere visti in alcune zone di Rafah, come evidenziato dalle tracce dei veicoli e dalle aree di terreno smosso. Queste operazioni ricordano i primi giorni dell’invasione di terra di Gaza nell’ottobre 2023, quando l’IDF effettuò attacchi aerei prima di schierare le forze di terra.
Il portavoce dell’IDF ha affermato che queste operazioni sono state effettuate come parte di una “specifica operazione antiterrorismo in aree specifiche della parte orientale di Rafah”, compresi “raid mirati” che hanno portato all’eliminazione dei terroristi e alla scoperta di infrastrutture terroristiche. L’esercito israeliano ha diffuso immagini che mostrano i suoi raid operativi vicino a edifici sospetti da dove i suoi soldati sarebbero stati presi di mira dai militanti di Hamas.
L’escalation di violenza a Rafah sottolinea il dilemma che Netanyahu deve affrontare, tra la pressione per un’operazione di terra a tutto campo e la ricerca di un cessate il fuoco. I massicci movimenti di palestinesi in fuga dalla città dopo l’appello all’evacuazione lanciato dall’esercito israeliano stanno alimentando i timori di un’escalation del conflitto.
Mentre la comunità internazionale teme le conseguenze umanitarie di un’invasione terrestre, il bilancio delle vittime continua ad aumentare in questa regione già indebolita da mesi di conflitto. I dati allarmanti sui danni causati a Rafah evidenziano l’urgenza di una soluzione pacifica per evitare una catastrofe umanitaria.
Le potenti immagini delle operazioni a Rafah ricordano la necessità di una rapida azione diplomatica per porre fine a un ciclo distruttivo di violenza che non fa altro che far precipitare ulteriormente questa regione nella sofferenza e nella disperazione.